Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Erika Stefani, ha deciso di impugnare davanti alla Corte Costituzionale la nuova legge sulla caccia del Piemonte.
Come ci si augurava fin dall'approvazione del capitolato, finalmente sono state accolte le argomentazioni del mondo venatorio sull'incostituzionalità della legge, in particolare su restrizioni e divieti che, senza alcuna ragione tecnica e scientifica, contrastano con la legge quadro di settore, la 157/92.
Il Governo ha deliberato l'impugnativa della legge della Regione Piemonte n. 5 del 19 giugno 2018, recante Tutela della fauna e gestione faunistico-venatoria, "in quanto alcune norme, riguardanti l’esercizio dell’attività venatoria nei fondi privati e il calendario venatorio, eccedono dalle competenze regionali invadendo le materie dell’ordinamento civile e della tutela dell’ambiente, riservate alla legislazione statale dall’articolo 117, secondo comma, lettere l) e s), della Costituzione".