I profili di incostituzionalità della legge regionale piemontese sollevati dal Governo, secondo la Federazione Italiana della Caccia, confermano la lettura data fin da subito da Federcaccia ed evidenziata alla Presidenza del Consiglio e Regione Piemonte.
Il 6 giugno scorso, dunque in data antecedente alla discussione e approvazione del provvedimento, Federcaccia, tramite posta certificata, inviava a Ministeri, Governo e al presidente del Consiglio regionale, "un corposo documento tecnico giuridico in cui venivano sottolineati i numerosi profili di incostituzionalità del Disegno di Legge regionale 1.12.2015 n. 182 “Tutela della fauna e gestione faunistico-venatoria”.
"In quella occasione Federcaccia esprimeva l’auspicio che il Consiglio Regionale del Piemonte modificasse il disegno di legge in questione per ricondurlo al rispetto dei principi costituzionali e invitava formalmente il Governo a vigilare sull’operato dello stesso Consiglio Regionale in una materia che è rimessa in via esclusiva alla competenza legislativa dello Stato".
"Dopo l’approvazione, sostanzialmente invariata, del Ddl non è venuto meno l’impegno della Federazione, che tramite il presidente di Federcaccia Piemonte Bruno Morena ha continuato la sua opera di sensibilizzazione degli esponenti governativi, in particolare il Ministro dell’agricoltura Centinaio e il Ministro Stefani. Proprio con quest’ultima il presidente Morena si è incontrato venerdì della scorsa settimana consegnandole di persona un ulteriore approfondimento sul testo della legge e ricevendo rassicurazione di un suo interessamento sulla questione". Fidc ricorda anche il ricorso presentato dall’avv. Campanile, presidente di Federcaccia Liguria per conto del Coordinamento delle associazioni venatorie liguri.
"Non possiamo che esprimere il nostro apprezzamento e ringraziamento - chiude la nota Fidc - per l’evidente e concreta attenzione che è stata posta alle nostre argomentazioni e che ha portato alla decisione di impugnare la legge n. 5 del 19 giugno 2018, sottolineando come la scelta di procedere per la strada del confronto supportati da argomenti tecnici e legali sia quella che porta ai migliori risultati nel veder riconosciute le proprie ragioni".
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