Nei giorni scorsi il Tribunale amministrativo ligure ha respinto il ricorso presentato dalla Regione contro l’Ispra e il Ministero dell’Ambiente, il quale aveva abolito qualsiasi tentativo da parte della Regione di puntare su quella che in termini tecnici è chiamata “piccola quantità” per la caccia in deroga allo storno.
Il contenzioso era riferito in particolare al calendario venatorio dell'autunno 2017, ma un parere positivo del tribunale avrebbe potuto cambiare le sorti di tutti i calendari futuri, segnando una svolta anche nel resto d'Italia.
Per i giudici il ricorso è infondato. “Poiché l’esigenza di caccia amatoriale – si legge nella sentenza – può essere soddisfatta, di noma, mediante il prelievo di qualsiasi specie avicola non protetta normalmente sussisteranno rispetto al prelievo di specie protette soluzioni alternative soddisfacenti consistenti, appunto, nel prelievo venatorio di specie non protette.”
Secondo il Tribunale la richiesta di deroga da parte della Regione potrebbe trovare accoglimento solo in presenza di particolari circostanze, quali ad esempio l’assenza di specie non protette cacciabili o altre di simile tenore.
Consulta in allegato la sentenza del Tar ligure