"La Regione ha riacquisito la delega in materia di fauna selvatica e attività venatoria ormai due anni e mezzo or sono e da allora non si fa altro che prorogare la vigenza dei dieci piani provinciali datati 2012. Nel frattempo però le popolazioni faunistiche sono cambiate e così anche i loro areali". E' la denuncia del Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, che evidenzia "avvio di stagione tra mille incognite, per gli Ambiti territoriali di caccia toscani", stando alle segnalazioni giuntegli dagli stessi rappresentanti degli Atc.
C'è poi la questione dell’azione risarcitoria rispetto ai danni patiti da agricoltori e allevatori. "Solo per quanto riguarda il settore vitivinicolo ci risultano pendenti 91 pratiche di accertamento danni, per un ammontare di 350mila euro circa. La Regione avrebbe sul tavolo i fascicoli da oltre tre mesi ma, ci dicono dagli Atc, ancora malgrado i solleciti le risposte non arrivano e i pagamenti non possono avvenire. Perché? Così oltre al danno materiale si va ad alimentare tensione tra mondo rurale e zootecnico e universo della caccia".
"Noi su questo la nostra ricetta l’abbiamo detta: uscire dalla logica degli indennizzi – rilancia Marchetti – per entrare progressivamente nella fase degli incentivi agli strumenti di difesa passiva, per incidere sul danno prima del suo verificarsi. Solo così, oltre che contenendo efficacemente le popolazioni di selvatici e inselvatichiti per quanto riguarda il capitolo lupi e ibridi, su questo punto specifico si potrà pensare di invertire la rotta".