“Il centro sinistra regionale ha ancora una volta perso l’ultima possibilità per garantire al Piemonte un’attività venatoria corretta e non limitata da ideologie di bandiera". Lo dice Gian Luca Vignale, presidente del gruppo regionale del Movimento Nazionale per la Sovranità popolare in Piemonte dopo la bocciatura avvenuta oggi in Commissione di alcuni emendamenti al ddl n. 294 “Legge annuale di riordino dell’ordinamento regionale. Le due proposte miravano ad eliminare l’esclusione di 15 specie dal prelievo venatorio regionale e il blocco della caccia la domenica.
“Lo scorso giugno – spiega Vignale – il centro sinistra ha approvato una legge regionale sulla gestione dell’attività venatoria fortemente limitante, ricca di sanzioni, divieti e freni alla caccia. Una vera e propria normativa anticaccia che anziché gestire una risorsa importante per la nostra regione la blocca. Per fortuna l’ideologia del centro sinistra è stata riconosciuta dal Governo che lo scorso agosto ha stabilito di portare il testo di legge davanti alla Corte Costituzionale, ma finché la Corte non si esprimerà i divieti rimarranno”.