L’Associazione Cpa Sardegna comunica di aver presentato martedì 4 settembre la propria memoria difensiva in opposizione al ricorso presentato dalle associazioni ambientaliste. In essa si contrastano le “numerose omissioni” contenute nel ricorso, che dice Cpa, “hanno indotto in errore il Giudice, che purtroppo ha creduto che non fossero stati effettuati i censimenti”.
"Contrariamente a quanto da loro asserito - si legge nella nota di Cpa Sardegna -, infatti, abbiamo allegato alla memoria difensiva, unitamente ad altri documenti, la relazione dell’Università di Sassari con tutti i dati dei monitoraggi e le conclusioni nelle quali si dice che la caccia può (e deve) essere autorizzata".
Come fatto anche dalle altre associazioni venatorie (Fidc, Ucs e Libera Caccia Sarda) e dalla stessa Regione Sardegna, anche Cpa Sardegna dunque chiede la fissazione di un’udienza precedente all’apertura prevista per il 30 settembre oppure la revoca della sospensione del calendario venatorio.