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CCT a Grosseto. "Solo l'unità dei cacciatori potrà salvare la caccia"


lunedì 10 settembre 2018
    


Riceviamo e pubblichiamo il seguente resoconto dell'assemblea della Confederazione Cacciatori Toscani, svoltasi a Grosseto durante il Game Fair
 
A qualche giorno dall’apertura generale e nel contesto della più importante manifestazione italiana dedicata alla caccia e alle attività all’aria aperta – il Game Fair di Grosseto – si è svolta l’assemblea regionale della Confederazione Cacciatori Toscani.
 
Una presenza significativa quella promossa dalla CCT in questa edizione. Un grande stand molto visitato, un giornale (“Il Colpo d’ Ala”) distribuito in migliaia di copie per dare forza ai contenuti al posto di “luccicanti” gadget; iniziative di qualità dove si è parlato di politica venatoria e premiato i campioni della cinofilia delle manifestazioni CCT.
 
Di fronte ad oltre 100 dirigenti ed attivisti provenienti da tutte le province toscane, i rappresentanti regionali delle Associazioni confederate hanno tracciato il bilancio delle iniziative svolte nell’ultimo scorcio di attività e le questioni più significative che sono all’attenzione nell’interlocuzione istituzionale con la Regione Toscana. Alla presenza del Vicepresidente Nazionale dell’ANUU Migratoristi, Vladimiro Boschi, e del Presidente Nazionale della Federazione Italiana della Caccia, Gianluca Dall’Olio, si sono alternati negli interventi introduttivi Franco Bindi, Moreno Periccioli , Matteo De Chiara e Jacopo Savelli. I rappresentanti toscani, rispettivamente, di ANUU, FIDC, ARCT ed EPS hanno sottolineato come il vero valore aggiunto dell’esperienza della CCT sia quello di aver codificato un linguaggio univoco per parlare con una sola voce.
 
Nel contesto convulso e problematico che la Confederazione è costretta ad affrontare, stante la mancanza di rotta con la quale la Regione sta governando la materia faunistico – venatoria, aver costruito il soggetto unitario che racchiude oltre il sessanta per cento dei cacciatori toscani è lo strumento più prezioso di cui il mondo venatorio poteva dotarsi per non sommare debolezza a debolezza e per dimostrare – con i fatti – che l’unità è possibile e necessaria. Questo risultato, infatti, porta beneficio alla caccia e alle Istituzioni: per portare un contributo ai vari fronti aperti, la CCT si presenta ai tavoli di confronto con analisi puntuali e con documenti organici che possono, se accolti, risolvere o mitigare i tanti problemi che sono sul tappeto. Un metodo di lavoro serio e responsabile, frutto della conoscenza dei problemi e del rifiuto dell’improvvisazione e della superficialità.
 
Le questioni aperte sono notoriamente molte: la Legge Obiettivo sugli ungulati che si conferma un provvedimento da ripensare, la mancanza del Piano Faunistico Regionale – scaduto nel 2015 - che impedisce una programmazione organica e di lungo respiro, l’interruzione del metodo della concertazione, gli appuntamenti istituzionali costruiti a “spizzichi e bocconi”; il tutto con il permanere di una crisi di vasta portata che investe la piccola selvaggina stanziale, con gli ATCche si sono trasformati in bersagli da colpire anziché in enti da sostenere e con un tangibile disinteresse al declino della ruralità e della sua cultura, di cui la caccia è parte fondamentale. Un contesto, delineato in apertura dal Presidente Periccioli, che di per sé basterebbe di gran lunga per costruire, presto e bene, l’unità del mondo venatorio.

Davvero si fa fatica a comprendere il perché, stante la realtà che circonda il nostro mondo, l’associazionismo venatorio non proceda con speditezza e intelligenza verso l’unica precondizione in grado di affrontare con la dovuta forza i tanti guasti che minacciano l’integrità e la stessa sopravvivenza della nostra passione. Ci si limita da parte di taluni a diramare critiche e spargere livore come se non bastassero i nemici che la caccia ha all’ esterno. Poi niente, nessun progetto, nessuna proposta.
 
La CCT, ormai da quattro anni, è passata dagli auspici ai fatti; è stato un percorso vero, che ha affrontato i tanti spigoli e le non poche differenze culturali che hanno caratterizzato il percorso di grandi e storiche organizzazioni. Nessuno dei protagonisti ha mai teorizzato la formula del “cronometro”: sciogliti un minuto prima di me ed io ti seguirò a ruota. Questo è l’argomento principe che ancor oggi viene accampato da coloro che non vogliono unire i cacciatori facendo apparire una necessità storica ineludibile, come una indegna macchinazione di potere. Che tristezza! L’unità è nell'anima di ogni cacciatore onesto, abita nella genuinità di ogni persona perbene.
 
Di questi temi – con lucidità e un carico di entusiasmo travolgente – ha parlato Matteo De Chiara, giovane ventottenne che ha emozionato l’intera platea presente ai lavori. Lui, e tanti giovani come lui, ha detto, non si rassegnano a questo declino e, tra gli applausi, ha ricordato che il momento è ora: quando la prudenza diventa immobilismo, un gruppo dirigente perde l’appuntamento con la storia; a quell’appuntamento, invece, noi vogliamo esserci. Molto sentite anche le parole pronunciate da Jacopo Savelli, presidente regionale dell’EPS Toscana, che ha sottolineato come lo spirito e gli intendimenti della CCT sono esattamente quelli sostenuti dalla sua Associazione.
 
I rappresentanti nazionali delle Associazioni confederate, a partire da Vladimiro Boschi, hanno auspicato il coronamento definitivo dell’esperienza della CCT, ovvero la costruzione della casa comune dei cacciatori. Gianluca Dall’Olio, con un intervento ricco di spunti di riflessione, ha confermato come l’unità del mondo venatorio rimanga un obiettivo irrinunciabile; un treno fatto di tanti vagoni da riempire con contenuti aggiornati, in linea con i tempi e capace di guardare avanti.
 
La CCT è stata capace di interpretare questa sfida, trasformandola in un processo irreversibile. L’apertura di una fase costituente che favorisca il raggiungimento di questo obiettivo è oggi il metodo più appropriato per far evolvere formule organizzative che hanno evidenziato limiti e rallentato le necessarie iniziative politiche e progettuali.
 
Confederazione Cacciatori Toscani
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15 commenti finora...

Re:CCT a Grosseto. "Solo l'unità dei cacciatori potrà salvare la caccia"

jamesin ma ti riferisci a te ammiratore fidc e quanti come te? No perché io son cacciatore e faccio il frenatore di quel treno. Nel frattempo tra i tuoi amici vedi se trovi un bigliettaio.

da Pace e bene anche a te 11/09/2018 17.36

Re:CCT a Grosseto. "Solo l'unità dei cacciatori potrà salvare la caccia"

Del capopopolo in pectore 29enne non sappiamo cosa farcene.Al popolo dei cacciatori intessa sapere quello che dovrebbe guidare a livello nazionale l'armate brancaleone. Ps. non so a chi si riferisce per matusalemme ma se è quello che penso io guardate bene in prima fila. A una bella pappata non si rinuncia mai

da Se la conosci la eviti 11/09/2018 17.24

Re:CCT a Grosseto. "Solo l'unità dei cacciatori potrà salvare la caccia"

Il 29enne è la testa di legno del 89enne, a proposito, bel fallimento il game fair dei rossi

da fatte furbo 11/09/2018 15.37

Re:CCT a Grosseto. "Solo l'unità dei cacciatori potrà salvare la caccia"

non puoi unire il fuoco con l'acqua santa! a parte questo io ho commentato la foto ( hai gli occhi per vedere) manca solo matusalemme e poi ci sono tutti il tuo 29enne è una marionetta al quale tirano i fili i vecchi potenti idioti padroni assoluti della sedia!!! ahahaha svegliati che è ora!!! oraaaaaa!!!

da Giacomo 11/09/2018 14.23

Re:CCT a Grosseto. "Solo l'unità dei cacciatori potrà salvare la caccia"

Al tg2 odierno il Ministro Costa, presso una sede del WWF, rispondendo alle domande del giornalista, ha parlato della prossima istituzione di altri 20 parchi nazionali e ha invitato gli enti locali ad individuare aree vocate per a istituzione di quelli regionali ecc.. Ebbene, mi sia consentito, noi cacciatori stiamo a criticare una proposta sensata fatta dalle AA.VV.a Grosseto, quantomeno di essere più uniti?

da Da Federcacciatore 11/09/2018 13.57

Re:CCT a Grosseto. "Solo l'unità dei cacciatori potrà salvare la caccia"

Veramente leggo che il relatore (capopolo, almeno in pectore?) ha 29 anni. Matusalemme? In ogni caso, democrazia vorrebbe che a capo di un'organizzazione venisse eletto colui che è il più rappresentativo. Voci di corrodoio danno la cosiddetta fronda a meno del 20% conteggiata tutta insieme. Mi sembra di assistere alle comiche della sinistra, dove l'ultima ruota del carro, pur di avere una seggiola (seggio), fa una scissione. Continuate pure con le scissioni, poi andate in piazza a Torino o a Pescara a protestare. A certa gente la parola Unità fa venire l'orticaria. Boh

da Unit� 11/09/2018 11.52

Re:CCT a Grosseto. "Solo l'unità dei cacciatori potrà salvare la caccia"

Secondo la Costituzione della Repubblica le associazioni sono libere esiste -in altre parole- la libertà associativa. Quindi non vi potrà MAI essere una associazione venatoria unica come ai tempi del fascismo. Quando esisteva solo fidc. Quindi FIDC smetti di sognare impossibili ritorni ai bei tempi andati

da Fidc falla finita 11/09/2018 9.34

Re:CCT a Grosseto. "Solo l'unità dei cacciatori potrà salvare la cacccia"

ma avete visto la foto dell'ammucchiata? manca matusalemme e poi ci sono tutti!! ahaha quando tutti questi pagliacci passeranno a vita migliore forse qualcosa si potrà fare per ora...ridiamo ahahha

da Giacomo 11/09/2018 8.10

Re:CCT a Grosseto. "Solo l'unità dei cacciatori potrà salvare la cacccia"

Di ridicolo ci sono rimasti solo quelli che inneggiano all'associazione unica ma non sono in grado di indicare almeno uno dei capipopolo che dovrebbe gestirla. Ognuno si puor far male come meglio crede ma non può obbligare altri a fare la stessa cosa per attenuare le proprie sxx mentali.

da Amen 10/09/2018 19.29

Re:CCT a Grosseto. "Solo l'unità dei cacciatori potrà salvare la cacccia"

bla bla bla...... chiacchere ma nessuna volonta di una associazione unica gli interessi di pochi contro la volonta del novanta per cento dei cacciatori si rasenta ormai il ridicolo.....

da pisa55 10/09/2018 19.02

Re:CCT a Grosseto. "Solo l'unità dei cacciatori potrà salvare la cacccia"

A me sembra che il treno esiste già, i cacciatori davanti e le associazioni di dietro. Pace e bene fratelli

da jamesin 10/09/2018 18.54

Re:CCT a Grosseto. "Solo l'unità dei cacciatori potrà salvare la cacccia"

Ma certo dalle immagini una riunione che riempie la pizza rossa.Tutto li la grande ammucchiata? Complimenti dopo circa quattro anni di sexxx mentali andate a gonfie vele per abbrancare i settecentomila cacciatori.

da Ma che siete su scherzi a parte? 10/09/2018 16.59

Re:CCT a Grosseto. "Solo l'unità dei cacciatori potrà salvare la cacccia"

Cosa intendi "tutto bello"? I dati sui tesserati? I conti? Per i tesserati, ma anche per i conti, basta che tu ti associ, ti dia da fare e li vedrai. Prova intanto a chiedere quelli della tua associazione e magari facceli conoscere. E semmai, fatti dare i dettagli delle spese, così si vede quanto è stato impiegato per ricerche, per difendere l'immagine dei cacciatori (non dei bracconieri), per una pubblicità sui media (e non solo sulle armerie) eccetera eccetera. E forse, contando i numeri degli associati, giù giù, negli ultimi 30anni, si potrebbe anche capire le ragioni del successo. Se ce ne sono, ovviamente.

da Rugolo 10/09/2018 16.38

Re:CCT a Grosseto. "Solo l'unità dei cacciatori potrà salvare la cacccia"

Fare un treno formato da tutte le associazioni?????? Certo Magari con la FIDC,che faccia la locomotiva, mentre le altre associazioni; NON i vagoni passeggeri,o postali,ma bensi i carri bestiame???

da Fucino Cane 10/09/2018 16.34

Re:CCT a Grosseto. "Solo l'unità dei cacciatori potrà salvare la cacccia"

....ma i bilanci?

da tutto bello..... 10/09/2018 15.21