Polemica aperta tra cacciatori e la Regione Umbria per gli aumenti imposti da due dei tre Atc regionali (l'Atc 1 e l'Atc3) per le squadre dei cinghialai. Dopo la richiesta di chiarimenti avanzata dalla Federcaccia e Libera Caccia, oltre che, presumibilmente dalle altre associazioni venatorie umbre, ancora tutto tace. Intanto emergono ulteriori dettagli sulle quote da pagare.
Si tratta di un balzello che va da 5 a 34 euro a cacciatore a seconda del distretto per l'Atc 3 e 25 euro nell'Atc 1. Le quote sono legittimate da una recente disposizione del Tar che ha ritenuto letiggimo chiedere ai cacciatori il ristoro dei danni agli agricoltori, nel caso in cui non bastino i fondi stanziati dalla Regione.
Secondo il presidente Anlc Umbria Lando Loretoni "bisognerebbe modificare il regolamento che fa pesare solo sui cacciatori di cinghiali il costo dei risarcimenti dei danni anche in zone protette dove i cinghialisti non possono intervenire".