La Provincia di Udine è intervenuta per aiutare gli imprenditori della zona montana danneggiati dal proliferare dei cinghiali sulla loro terra, attraverso l'attuazione in futuro di progetti sperimentali che saranno sottoposti alla Regione per la prevenzione di tali situazioni.
Si pensa a recinzioni, schiume repellenti e foraggiamenti mirati ad evitare il transito nelle zone agricole. Inoltre "Una mano fondamentale può essere data dai cacciatori - ha detto l'assessore alla Montagna Ottorino Faleschini - che si sono dimostrati estremamente attenti al problema”.
L'idea è quella di un abbattimento selettivo incentivando la partecipazione dei cacciatori, che per altro in un incontro con l'assessore tenuto con le riserve venatorie del luogo, si sono detti disponibili a collaborare anche durante le fasi preventive.
Faleschini in merito alle richieste dellle riserve di Pigolato e Paluzza di passare dal distretto venatorio della Carnia a quello del Tarvisiano ha dichiarato “Esistono motivi anche validi, quali la caccia di selezione adottata e la tradizione venatoria nelle due riserve carniche in maniera similare con il Tarvisiano. Ma bisogna sviscerare il problema, e lo faremo in una prossima riunione con i direttori delle due riserve, per valutare anche le ricadute sul territorio e sul piano faunistico di questa eventuale scelta”.
(Messaggero Veneto)