Le associazioni Lipu, Wwf, Enpa, Lav e Lac hanno appena depositato il loro ricorso contro il Calendario Venatorio 2018 - 2019. Lo rende noto la Confederazione Cacciatori Toscani, che commenta: "alla Regione vengono contestate alcune presunte violazioni che sembra riguardino gli aspetti applicativi della Delibera n° 963 inerente la pre-apertura della caccia, con particolare riferimento al rispetto all’arco temporale del prelievo sulle specie interessate; alle modalità di annotazione sul tesserino venatorio dopo l’abbattimento “accertato” del capo; sul mancato computo delle giornate di caccia in selezione con le altre forme di caccia, fino ad arrivare ad una contestazione più generale dei tempi di caccia di alcune specie".
"Questi sembrano essere alcuni dei principali contenuti del ricorso presentato. In attesa di conoscere in modo più dettagliato e ufficiale i termini del ricorso, ed esprimere le nostre valutazioni sulle urgenti, quanto necessarie, controdeduzioni che la Regione Toscana porterà a difesa della legittimità degli atti normativi da essa emanati, vogliamo rilevare come ancora una volta stia continuando il lavoro incessante e sistematico del mondo animal - ambientalista contro i calendari venatori, ma soprattutto contro la certezza del diritto dei cacciatori" si legge nell'informativa Cct.
"Chiederemo quanto prima un approfondimento di merito all’ Assessorato e saremo impegnati attentamente a seguire l’evoluzione di questa ennesima iniziativa contro la caccia – dichiara il Segretario della Confederazione Cacciatori Toscani Marco Romagnoli. Quel che è certo è che non mancherà ogni nostro contributo a supporto della validità e correttezza di un calendario venatorio fortemente ancorato alle indicazioni scientifiche che avvalorano il rispetto delle Direttive e la conservazione delle specie oggetto di prelievo".