Ospite della trasmissione Carta Bianca, uno scatenato Mauro Corona, tra una battuta e l'altra, ha parlato in modo efficace e diretto di caccia. Pur non essendo più cacciatore, ("ora non ci vado più ma non posso sputare nel piatto dove ho mangiato", Corona ha detto di essere favorevole all'attività venatoria, ricordando i semplici principi della gestione faunistica.
Alla Berlinguer, evidentemente critica sull'argomento, ha ricordato l'eccessiva presenza dei cinghiali in Toscana e il problema della proliferazione dei cervi in montagna. "Sono troppi, hanno distrutto tutto, hanno cacciato più in basso il capriolo e il camoscio, bisogna selezionarli. Bisogna essere competenti. Io non vado più a caccia ma sono a favore e sfido chiunque al confronto".
"Mi hanno dato dell'assassino quando sono andato alla fiera della caccia di Longarone per comprarmi un binocolo. Io non ho ammazzato nessuno, solo qualche camoscio per fame, quando eravamo in miseria e abbandonato dai genitori. Vorrei vederli in faccia questi perbenisti, questi protezionisti a stomaco pieno".