Un inqualificabile servizio (che serebbe meglio chiamare disservizio) sulla caccia è andato in onda mercoledì 19 settembre su RaiNews24. Parlando di caccia e di apertura, il cronista Gerardo D'Amico, palesemente schierato con gli anticaccia, ("abbiamo una legge sulla caccia, ci fu anche un referendum ma ha raggiunto il quorum e dobbiamo tenercela"), si avvale della ridicola stima dei 400 milioni di animali potenzialmente abbattibili, ottenuta da un calcolo tra i cacciatori in circolazione, le specie e i carnieri.
"Saranno quattrocento milioni gli animali che saranno uccisi in Italia" sentenzia il giornalista di RaiNews24, prima di passare la parola ad Annamaria Procacci, in rappresentanza dell'Enpa. Vi chiederete chi ci fosse a bilanciare tali dichiarazioni, dalla parte dei cacciatori. Nessuno. Anzi il servizio continua con una massima degna dell'Oscar del giornalismo.
"Se vedo un puntino nero lassù riuscirò mai a distinguere un corvo da un'aquila?" dice D'Amico, immedesimandosi nel cacciatore medio, che a quanto pare secondo lui è anche bracconiere, che spara a puntini nel cielo, nella speranza di aver abbattuto qualcosa di cacciabile. Questo è il servizio pubblico.
Chi volesse vedere il servizio, andato in onda nella Rubrica Basta la salute di RaiNews24, lo trova qui, a partire dal minuto 12.10