Cordoglio unanime, a parte dai rappresentanti dei cacciatori per quanto accaduto domenica 30 settembre nella campagna di Apricale, in provincia di Imperia. Vittima un ragazzo di 19 anni, colpito durante una battuta al cinghiale. "Le Associazioni venatorie riunite nella Cabina di regia insieme al CNCN esprimono il loro profondo cordoglio per l'incidente verificatosi oggi in Liguria. Una terribile tragedia che ha segnato in modo indelebile due vite, quella della vittima e quella di chi ha compiuto il gesto, oltre a quelle delle persone a loro legate".
E' quanto rendono noto le associazioni in una nota: "in attesa di apprendere l'esito delle indagini in corso, non conoscendo le dinamiche dell'incidente, ci vogliamo astenere da esprimere giudizi sull'accaduto. Raccomandiamo però ancora una volta a tutti i praticanti e ai frequentatori dei boschi, la massima attenzione e prudenza onde evitare simili sciagure".
Anche il Senatore ligure Francesco Bruzzone ha subito espresso vicinanza e cordoglio ai familiari della vittima. "Bisogna impegnarsi per ridurre la possibilità di altri incidenti, serve aumentare la preparazione dei cacciatori per questo particolare tipo di caccia, quella al cinghiale, che necessita di maggiori attenzioni.
"Inoltre - sottolinea Bruzzone, è necessario alleggerire la domenica diluendo maggiormente le giornate di caccia sul martedì e sul venerdì. Dal momento che siamo l’unico Paese UE ad avere due giornate di fermo venatorio, prendendo spunto da quanto avviene all’estero serve modificare la norma dello Stato affinché si possa prevedere la possibilità di utilizzare i due giorni per i cinghialisti, in modo da ‘alleggerire’ la domenica. Sbaglia chi, come certe realtà, cerca di usare un tragico momento per fare propaganda e chiedere l’abolizione di un’attività che non può essere eliminata: sarebbe come proporre di abolire le attività sciistiche o motociclistiche quando avvengono incidenti. Servono soluzioni concrete per prevenire episodi pericolosi, senza strumentalizzare a fini politici una tragedia”.
Dal canto suo il Ministro all'Ambiente Sergio Costa inviterà le Regioni da cancellare la domenica dal calendario venatorio. "Questo appello alle regioni è l’intervento più immediato che posso fare - ha dichiarato il Ministro Costa - , ma adesso formalizzerò anche un appello al Parlamento perché si diano da fare per modificare la legge sulla caccia".
Una tragica fatalità che richiama alla prudenza, sia da parte dei cacciatori, sia da parte di chi sceglie la vita all'aria perta in ambiente ostile. Nello stesso giorno, infatti, si registrano infatti altri incidenti mortali, accaduti in altri contesti. In provincia di Frosinone un escursionista di 36 anni è deceduto sul Monte Marrone a seguito di una caduta accidentale. Sempre ieri in un altro incidente mortale ha perso la vita una altra escursionista sul Gran Sasso, aveva 58 anni. Nel torinese ha perso la vita un cercatore di funghi, precipitato per quasi 100 metri.
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