"La posizione del ministro Gian Marco Centinaio è quella giusta. Soprattutto dopo una tragedia bisogna riflettere, ragionare e lavorare da rappresentanti istituzionali, non da militanti di una fazione". E' la risposta ufficiale dell'Assessore alla Caccia in Lombardia, Fabio Rolfi alla richiesta di vietare la caccia alla domenica avanzata dal Ministro Costa. Il Ministro all'Agricoltura Centinaio infatti poche ore fa ha annunciato la richiesta di incontro ai Ministri Costa e Stefani "per affrontare le due problematiche relative alla caccia e al contenimento degli animali selvatici che stanno mettendo in ginocchio la nostra agricoltura. Sono due argomenti troppo importanti per dibatterne solo sui giornali o sui social - ha aggiunto Centinaio - . Ne parleremo ognuno per le sue competenze."
"Chiedo al ministro Sergio Costa di esercitare in maniera più istituzionale il proprio ruolo, che presuppone l'essere il rappresentante di tutti e trovare le soluzioni piu' idonee ed equilibrate per risolvere i problemi. Comportarsi come un militante delle associazioni animaliste non fa parte di questo protocollo" ha aggiunto Rolfi rispondendo al ministro dell'Ambiente.
"I pareri dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale talvolta vengono disattesi perche' ideologici, non suffragati da elementi scientifici e finalizzati unicamente a impedire una pratica legittima e necessaria per l'equilibrio ambientale - sostiene Rolfi - . A dimostrarlo e' il problema, ormai fuori controllo, della presenza del cinghiale in Lombardia. Invito il ministro a visitare con me le campagne invase e devastate dalle nutrie, a incontrare gli agricoltori costretti a subire i danni dei cinghiali, pericolosi non solo per la terra, ma anche per le persone. Per non parlare di corvi, cornacchie, piccioni e cormorani. Chi risarcisce le aziende danneggiate? Chi contiene questi animali per difendere l'equilibrio dell'ecosistema? I cacciatori, non certo le chiacchiere delle associazioni animaliste" prosegue Rolfi.
"Sono quattro mesi che il ministro Costa non riceve gli assessori delle Regioni Lombardia, Liguria, Veneto e Friuli sul tema dei limiti posti da Ispra all'attivita' venatoria e al contenimento della fauna selvatica. Questo atteggiamento e' inaccettabile e del tutto incoerente con lo stile del governo Conte che al contrario sta dando credito e ascolto alle realta' territoriali" conclude l'assessore regionale lombardo.