La richiesta del Ministro Costa alle Regioni di vietare la caccia la domenica, come abbiamo visto è stata già respinta da Emilia Romagna e Lombardia. Per la Lombardia in difesa della caccia si è mosso anche il Governatore Attilio Fontana. “La caccia e’ qualcosa che fa parte della nostra cultura e non ritengo possa essere eliminata" ha detto. “Ieri si è verificato un episodio drammatico, ma questo non toglie che tutti i giorni sulle nostre strade si evidenziano episodi drammatici”, ha aggiunto Fontana in riferimento agli incidenti stradali.
Anche l'Assessore alla caccia in Veneto, Giuseppe Pan, considera la misura proposta da Costa inutile. "Purtroppo - evidenzia Pan -, non credo che vietare le doppiette di domenica annulli il rischio di incidenti, come quello successo in Liguria: una vera tragedia, e bisogna avere rispetto per la famiglia della giovane vittima. Gli incidenti di caccia possono accadere il sabato o in qualunque altro giorno della settimana. Per ridurre al massimo questi rischi, l'unico metodo è la prevenzione e la preparazione dei cacciatori, come facciamo noi in Veneto dove i cacciatori sono circa 42 mila e sono coinvolti - tramite selezione, in corsi e affiancamento con le guardie forestali - nei piani di contenimento del cinghiale".
Favorevole invece il Piemonte, che già ha vietato la caccia alla domenica nel mese di settembre. "Abbiamo salvato le domeniche di settembre - ha detto il Presidente Chiamparino - rinunciando a tutte le altre, perchè era l'unico modo per far approvare la legge". "Faccia un decreto che diventi immediatamente esecutivo, le ragioni d’urgenza mi pare non manchino" dice Chiamparino riferendosi al Ministro Costa. "Da parte mia posso garantire che la Regione Piemonte non farà ricorso di costituzionalità. Anche perchè durante la discussione della nostra legge sulla caccia, questo è stato il punto su cui le opposizioni di destra hanno fatto ostruzionismo, obbligandoci, per salvare il resto della legge, ad accettare il compromesso, e ricordo che alla testa delle manifestazioni c’erano fra numerosi parlamentari della destra, l’attuale capogruppo della Lega a Montecitorio Riccardo Molinari".
Dal canto suo l'Assessore alla Caccia in Sicilia, Edy Bandiera non si sbilancia. “Gli atti che eventualmente arriveranno dal ministero saranno oggetto di attenta valutazione” dichiara. “La caccia per legge nazionale è interdetta durante la settimana il martedì e il venerdì” aggiunge Bandiera.
In Toscana contrarietà netta all’invito del ministro Costa, a partire dall'Assessore al settore, Marco Remaschi. “Gli incidenti nel mondo venatorio, purtroppo, avvengono ancora troppo spesso - afferma Remaschi - Quel che dobbiamo fare e che stiamo facendo come Regione per evitarli, è rafforzare al massimo la sicurezza, promuovere corsi di formazione e assicurarci che le regole siano rispettate. Vietare la caccia nel giorno della settimana che più la rappresenta è inutile, non serve a niente”. “Quello del ministro è un ennesimo tentativo strumentale di provocazione. Abbia piuttosto il coraggio di dire apertamente che intende chiudere del tutto la caccia”. “In Toscana – prosegue l’assessore – la caccia è una tradizione, fa parte e si integra perfettamente con il nostro territorio e se non ci fosse avremmo dei problemi in più. Penso solo ai grossi danni che alcune specie fanno agli allevamenti”.
“Quel che dobbiamo combattere sono le persone che non rispettano le regole — puntualizza Remaschi – Chi sgarra deve essere punito in modo esemplare. Non basta la sanzione, in certi casi bisogna arrivare al ritiro del porto d’armi. Siamo pronti a rivedere e irrigidire le norme sulla sicurezza”.