Sul sito web di Legambiente, notoriamente frequentato da ambientalisti, troviamo un articolo che nonostante affronti il tema della riforma della legge sulla caccia usando toni dichiaratamente ostili (lo stesso titolo del pezzo è: Caccia, la lista degli orrori. Appello contro il ddl Orsi), la risposta dei lettori è alquanto variegata, ma raramente fondamentalista.
Tra i molti commenti ve ne sono un gran numero che mettono la questione su altri toni, decisamente più ragionevoli. C'è per esempio chi contesta i numeri che vengono consuetamente passati per veri dalle varie associazioni animal-ambientaliste e ne sottolinea la poca attendibilità, invitando gli utenti a documentarsi di più su ciò che si legge e soprattutto sulle fonti.
C'è chi con garbo sostiene che la caccia abbia una sua funzione regolatrice anche e soprattutto in forma selettiva nelle aree protette e chi pur dichiarandosi contrario, comunque la rispetta.
E' sempre attraverso i commenti degli utenti che troviamo un accenno sullo stretto rapporto che operano sullo stato di salute di molte specie, fattori come l'incuria ambientale e le immissioni nell'atmosfera di gas, responsabili dei tanto discussi cambiamenti climatici, che fanno perdere le rotte ai migratori.
Queste e altre questioni purtroppo sono troppo spesso dimenticate da chi si schiera contro la caccia a priori e in modo ideologico. E' positivo invece che anche su fronti opposti si tenga alta l'attenzione sui problemi legati all'ambiente, non proponendosi come detentori di verità assolute. Verrebbe da dire che a volte i semplici cittadini (in questo caso ambientalisti) dispongono di maggiore buon senso dei loro dirigenti.