Martedì 2 ottobre circa tremila cacciatori provenienti da tutta la regione hanno manifestato il davanti al Parlamento siciliano per chiedere il ripristino della caccia al coniglio selvatico, sospesa dal Tar, e per sollecitare la ripresa dei lavori sulla modifica della legge regionale sulla caccia.
La manifestazione - scrivono in una nota le associazioni venatorie aderenti all'Unaves (Fsdc, Anca, Artemide, Cpas, Italcaccia, Regno delle due Sicilie, Lcs) - si è conclusa con la riunione all'Ars tra le rappresentanze delle associazioni dei cacciatori e quelli del Governo, i quali hanno assicurato che alla prima riunione utile dei capigruppo si analizzerà nuovamente il ddl di modifica della l. 33 del 1997, considerata dalle associazioni ormai obsoleta".
Il ddl 773 presentato la scorsa legislatura contiene nuovi emendamenti che miglioreranno la legge di riferimento regionale sulla caccia. "Si è ottenuto l’impegno del governo a modificare questa legge del 1997 e porre le basi per una maggiore garanzia sul calendario venatorio e maggiori certezze per i cacciatori" dicono i rappresentanti dei cacciatori.
Questa modifica aveva fatto tutto il percorso parlamentare nella scorsa legislatura con il ddl 773 che era stato stoppato dal precedente governo. "Dall’incontro - fanno sapere ancora dall'Unaves - si è anche trattata la questione sulla caccia al coniglio che, secondo delle prime indiscrezioni, si potrebbe risolvere prima del ricorso del Cga. Presente il capogruppo di maggioranza Antonio Catalfamo che ha promosso l'iniziativa.