Su ricorso di Lac, Lav, Sos Gaia, Oipa il Tar di Torino ha sospeso in via cautelare il contenimento dei cinghiali approvato della Città Metropolitana di Torino. L'udienza di merito è fissata per il 10 gennaio. Fino ad allora, pare, il contenimento è da ritenersi sospeso.
Il Tar, riconoscendo le motivazioni dei ricorrenti, ha evidenziato che "l’assenza di risorse per l’esercizio delle funzioni delegate alla Città Metropolitana" non può " giustificare palesi violazioni di legge". "La sostanza del nuovo Programma - scrivono i giudici - continua a caratterizzarsi per il ricorso massiccio, e pressochè esclusivo, ai piani di abbattimento, mentre ai metodi ecologici è riservato un ruolo del tutto marginale, in contrasto con l’impostazione esattamente contraria suggerita dall’ISPRA e con i principi affermati dalla normativa statale (e, ormai, anche dalla più recente normativa regionale piemontese)".
Le associazioni animaliste mirano a far annullare definitivamente il “Programma per il contenimento del cinghiale (Sus scrofa) anno 2018”, approvato dalla Città Metropolitana di Torino.
"Ora - commenta la Lav - ci aspettiamo che il Vicesindaco Marco Marocco (M5S) della Città metropolitana di Torino, titolare della delega sulla materia, concordi inseme a noi associazioni, come promesso negli incontri svoltisi nel corso di quest'anno, un Piano 2019 di controllo del cinghiale rispettoso degli animali selvatici e della legge".