Le alte temperature di questi ultimi giorni hanno rallentato i principali movimenti migratori. Ma se tordi e passeriformi registrano ritardi, lo stesso non si può certo dire dei colombacci, i cui avvistamenti sono abbondanti in tutta Italia. Le tante segnalazioni dei nostri utenti su WeHunter trovano conferma nelle varie rilevazioni scientifiche.
Enrico Cavina, sul sito del Club del Colombaccio conferma l'intensa ondata migratoria attesa per il 10 ottobre. Dal 10 al 16 ottobre, il Club ha infatti raccolto 1261 segnalazioni (erano 772 lo scorso anno nello stesso periodo), per un totale di 67.045 colombacci (ovvero più del doppio del 2017: 26483). Altezza media 80 metri, segnalato dalla maggior parte dei capannisti il carattere di “non confidenza al gioco”.
“È interessante fare anche riferimento sulla Rotta Scandinavo–Baltica (Falsterbo) - si legge nella nota - dove l’andamento è stato analogo nei due periodi ( 1-9/10-16 Ott.) : molto significativo il Picco registrato 13-15 Ott. ( previsto una settimana prima) con 124.000 transiti di massa. Il transito totale della prima metà di Ottobre è stato di 247.000 rispetto alla media pluriennale di 295.000 ( decremento del 16,3 % )”.
Stando alle previsioni meteo, scrive Cavina, “intorno 20 Ott. potrebbe esserci l’inizio di una seconda ondata migratoria più o meno continua, poi più intensa negli ultimissimi giorni di Ottobre. Più complessi metodi (eurometeo.com) di previsione Meteo evidenziano possibile inserirsi di una Isobara elevatissima (1030hPa) su tutta l’area Europea di Porta Morava e Porta Orientale d’Italia (Friuli) già il 24 Ott. poi rapidamente estesa sull’area Veneta–Emilia Romagna il giorno dopo 25 Ott. Se così fosse – pur dipendendo dalla quantità di popolazioni rimaste in stop-over a Mesola e dintorni – il 24 ( Luna piena) o 25 potrebbero avvenire involi di massa”.