In una nota la Confederazione Cacciatori Toscani fa sapere che, oltre ai ricorsi al Tar (l'ultimo quello al Consiglio di Stato in Toscana), altre iniziative si stanno concretizzando per determinare limitazioni di tempi e specie cacciabili. La Confederazione si riferisce in particolare alla "imminente revisione dei Key Concepts richiesta dall’Europa e che vede tra gli attori principali il Ministero dell’ Ambiente e l’ Ispra.
"La Commissione Europea - spiega CCT - aveva infatti invitato alcuni mesi fa gli Stati Membri a costituire dei gruppi di lavoro nazionali, con tutti i portatori d’interesse cacciatori inclusi, al fine di tenere in considerazione le varie proposte ed i vari studi scientifici. A seguito di ciò, in questi giorni, si stanno discutendo nei tavoli del Ministero dell’ Ambiente, le modalità e gli obiettivi per la revisione delle Linee guida per il prelievo di numerose specie migratrici di interesse venatorio".
Dunque si sta decidendo della sorte dei futuri calendari venatori, in relazione ai tempi di caccia su alcune specie di largo interesse venatorio come Turdidi, Acquatici, Scolopacidi etc. "Già da ora - commenta CCT - è possibile osservare come il “metodo”intrapreso dal Ministero per affrontare questa discussione sia stato fortemente incentrato sul ruolo dell’ Ispra e sulle valutazioni che l’Istituto ha predisposto sull’argomento".
"Nella riunione di questa mattina - rivela la nota della Confederazione toscana - sono state presentate le valutazioni tecnico-scientifiche del mondo venatorio. Purtroppo sembra che nonostante le corpose argomentazioni presentate nel confronto, supportate dagli studi tecnico-scientifici, permanga da parte di Ispra una posizione rigida e non incline a prendere in esame le tematiche espresse dal mondo venatorio. Più che tecnica pertanto la questione diventa politica!".
"Un importante contributo - aggiunge CCT - potrà essere apportato dalle Regioni nel prossimo tavolo già previsto per il prossimo fine mese. Dobbiamo prendere sempre più coscienza che la caccia ed il mondo venatorio sono vittime di un attacco insidioso e senza precedenti, che si sviluppa su vari fronti tutti figli di una unica regia animal-ambientalista, che sta condizionando la Politica e le Istituzioni. Un motivo in più per fare fronte comune, abbandonare litigi, concorrenze e frizioni interne; occorre bruciare le tappe, unirsi su obiettivi seri, mettere al servizio della caccia competenze, risorse e passione, per passare all’attacco e non morire in difesa!".