L’assessore regionale all’Ambiente, Donatella Spano, durante la riunione della commissione Attività produttive, ha illustrato le proposte di modifica alla legge di semplificazione relativamente alle parti di competenza del suo assessorato. Interventi che andranno a modificare gli articoli 11, 50 e 104 della legge 23 del 1998 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio della caccia in Sardegna”.
"Si tratta di tre proposte finalizzate alla semplificazione amministrativa – ha spiegato Donatella Spano – la prima è quella di affidare a una delibera di Giunta le disposizioni attuative della legge 23. Attualmente l’efficacia di quella legge è limitata. Si fa infatti riferimento a un regolamento che dal 1998 non è stato mai adottato".
La seconda proposta riguarda invece le funzioni del Comitato faunistico regionale: "La modifica introdotta riconosce al Comitato funzioni esclusivamente tecnico-consultive – ha detto l’assessore dell’Ambiente – le funzioni deliberative vengono invece trasferite alla Giunta come avviene nelle altre regioni d’Italia. Attualmente le decisioni de Comitato faunistico vengono trasmesse all’assessorato che le rende efficaci attraverso un proprio decreto. Con la nostra proposta le funzioni deliberative diventano collegiali. La ragione di questa scelta è semplice: il Comitato faunistico non ha una piena potestà amministrativa. Non può, per esempio, costituirsi in giudizio per difendere una propria decisione, questa funzione viene assolta dall’assessorato. La modifica della legge servirà a semplificare le cose".
L’ultimo intervento, infine, riguarda il calendario venatorio. L’emanazione del provvedimento sarà in carico alla Giunta e non più all’assessorato dell’Ambiente.
Su queste proposte l’opposizione ha avanzato qualche dubbio. Secondo il consigliere di Fratelli d’Italia, Gianluigi Rubiu, l’accentramento del potere deliberativo nelle mani della Giunta rischia di svuotare di poteri il Comitato faunistico: "Dentro quell’organismo ci sono i cacciatori, attori protagonisti dell’attività venatoria – ha rimarcato Gianluigi Rubiu – mi sembra un passo indietro, una decisione poco democratico che rischia di acuire i contrasti tra cacciatori e Regione Sardegna. Sarebbe invece opportuno intervenire per ridurre il numero dei componenti del Comitato faunistico dagli attuali 24 rappresentanti a 7/8". La minoranza ha chiesto, prima di esprimere un parere, di sentire tutte le rappresentanze presenti all’interno del Comitato. Proposta che è stata però respinta dalla Commissione.
In difesa della proposta si è schierato invece il presidente Luigi Lotto: "Del Comitato non fanno parte solo i cacciatori ma anche gli enti locali e le associazioni ambientaliste – ha detto Luigi Lotto – non c’è nessun esproprio di competenze. Si sta chiedendo al Comitato di dare tutte le indicazioni tecniche e pratiche per permettere alla Giunta di assumere le migliori decisioni possibili".