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Marche. Su cinghiali, volpi e corvidi nessun controllo faunistico


lunedì 22 ottobre 2018
    

 
 
I presidenti delle Associazioni Venatorie marchigiane  Libera Caccia e Arci Caccia, Giancarlo Gasparini e Gabriele Sperandio, hanno incontrato l’Assessore Regionale Marche con delega alla Caccia Moreno Pieroni per fare il punto sulla situazione con particolare riguardo alle operazioni controllo della fauna problematica.         

A tal proposito hanno rimarcato la non attuazione dell’art. 25 della Legge regionale 7/95 (controllo della fauna selvatica) da parte delle Polizie Provinciali e soggetti abilitati, denunciando dunque la mancanza di  gestione del territorio. Ne è conseguenza diretta l’eccessiva proliferazione del cinghiale e i danni all’agricoltura. Le maggiori concentrazioni ìsi sono avute soprattutto nelle aree precluse alla caccia come Oasi di Protezione e Zone di Ripopolamento e Cattura. 

La Regione Marche ha recentemente cercato di ovviare a tale situazione adottando uno specifico Regolamento che disciplina la gestione del suide e ne prevede le azioni di contenimento correlate.  "Il problema - segnalano le due associazioni - è che tale regolamento è del tutto inattuato". I presidenti hanno segnalato anche la mancata adozione  di uno specifico piano di controllo dei corvidi e delle volpi, piano peraltro espressamente previsto dalla vigente normativa.    "
La incontrastata proliferazione di tali specie opportuniste (gazze e cornacchie grigie soprattutto) - scrivono - pregiudica ogni forma di gestione del territorio (soprattutto di quello protetto) da parte degli Ambiti Territoriali di Caccia e fa si che la piccola selvaggina stanziale (lepre, fagiano, starna e pernice rossa) stia scomparendo dalla nostra Regione. Se non si interviene subito il danno ambientale, per la perdita di queste specie, sarà immenso ed irreversibile".

Le Polizie Provinciali marchigiane infatti, a seguito della Sentenza n. 139/2017 della Corte Costituzionale che annullava la legge Regionale Liguria, si rifiutano di applicare l’art 25 della precitata Legge, in quanto, sostengono, per quanto se ne sa,  che la stessa non sia in coerenza con quanto sancito dalla Legge quadro nazionale 157/92 che regolamenta la protezione della fauna selvatica e quindi, l’attività venatoria e di controllo delle specie in soprannumero.  
“Questa arbitraria presa di posizione delle Polizie Provinciali” - continuano- “pregiudica ogni efficace  gestione delle specie  starna, fagiano, lepre e pernice rossa.” 
   
L’Assessore Pieroni pare aver afferrato il problema nonché la inderogabile urgenza della risoluzione  dello stesso ed ha assicurato di intervenire coattivamente sulle Polizie Provinciali affinché si risolva la spiacevole situazione venutasi a creare.      

“La mancata applicazione della Legge regionale in vigore” - concludono i due Presidenti Regionali di Arci Caccia e Libera Caccia - “configura omissione di atti di ufficio e se si continuasse  su questa linea saremmo costretti, entro breve tempo, ad esporre il problema, con  atto formale, alla competente Magistratura”.

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5 commenti finora...

Re:Marche. Su cinghiali, volpi e corvidi nessun controllo faunistico

Spostatevi nelle palle se le avete

da H 24/10/2018 20.16

Re:Marche. Su cinghiali, volpi e corvidi nessun controllo faunistico

Minimo. Mi devono dare le cartucce gratis per sparare ai corvi

da Olmo 23/10/2018 6.58

Re:Marche. Su cinghiali, volpi e corvidi nessun controllo faunistico

credo che manchino le persone x questo tipo di caccia perché penso che volpi e cornacchie non le spara nessuno.

da yana dalle vedute 22/10/2018 19.53

Re:Marche. Su cinghiali, volpi e corvidi nessun controllo faunistico

La 157/92 prevede solo che i cacciatori (se non sono proprietari o conduttori dei fondi) non possono esercitare il controllo delle specie, ma la Provincia lo PUO e lo DEVE attuare altrimenti sorgono problemi di vario genere.- Il fatto che il personale sia insufficiente è un problema che si poteva benissimo sistemare ancora nella legge di stabilità dello scorso dicembre quando gli ambientalisti ricattando il PD hanno fatto togliere il provvedimento dalla legge poi votata, altrimenti loro si sarebbero rifiutati di farlo.- Ora la politica si è pestata i piedi da sola e il problema gli è rimasto, la consulta anche con la sentenza 139 richiamata nell'articolo non fà altro che confermare quello che la legge, volente o nolente, oggi è in vigore e finchè non si cambia la 157 come continuo a sostenere, gli ambientalisti fanno quello che noi facciamo quando passano i tordi e cioè se la regione emana qualche legge, piano faunistico o calendario che sia, se in questo qualcosa contrasta con la 157 loro sono li pronti ad intervenire impugnando quello che contrasta portando poi all'inevitabile decisione della consulta di bocciare quanto impugnato.- Il nostro obiettivo primario deve essere quello di cambiare o modificare la 157 altrimenti saremo sempre al palo.-

da claudio 22/10/2018 14.55

Re:Marche. Su cinghiali, volpi e corvidi nessun controllo faunistico

Iniziate a portare in tribunale tutti gli enti che ostacolano o boicottano l'attività venatoria, ispra in primis. Se li lasciamo fare con la rivisitazione dei KC la caccia finisce, i contenimenti e nocivi vari, devono diventare merce di scambio con calendari e kc idonei ed europei, possiamo avere il coltello dalla parte del manico e non lo sfruttiamo

da X° Mas 22/10/2018 13.05