Il Tar del Lazio, con decreto del 22 ottobre, ha accolto la richiesta di misure cautelari delle associazioni animaliste Wwf, Enpa, Lav e Lac sospendendo l'efficacia del calendario venatorio nella parte che autorizza la caccia nel versante laziale del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e nelle Zone Speciali di Conservazione (ZSC) con presenza di orso bruno marsicano.
Il Tar ha fissato per il 13 novembre la trattazione collegiale dell'istanza rilevando inoltre la necessità di acquisire dalla Regione Lazio tutti gli atti relativi al procedimento avente ad oggetto gli impugnati provvedimenti.
"Da oggi quindi nelle aree classificate come contigue al Parco d'Abruzzo nella parte laziale è vietata qualsiasi forma di caccia" dichiarano in una nota le associazioni Enpa, Lac, Lav e Wwf Italia segnalando che vigileranno con le proprie guardie volontarie affinchè le doppiette "stiano alla larga dal parco e dagli orsi". Il ricorso delle associazioni animaliste riguarda anche altri contenuti del calendario venatorio, in particolare le date di prelievo difformi dai pareri dell'Ispra, su cui il Tar si esprimerà prossimamente.