Sull'emergenza fauna selvatica, in relazione ai danni all'agricoltura, soprattutto del cinghiale (ma anche lupi, nutrie e cormorani), è in corso un tavolo di lavoro tra i Ministri Costa (Ambiente), Centinaio (Agricoltura) e Stefani (Affari regionali). In queste ore il Ministro Gian Marco Centinaio, ai margini dell'inaugurazione della Fiera Cavalli a Verona, ha aggiornato sui lavori.
“Sui cinghiali la soluzione e’ abbastanza veloce” annuncia Centinaio, ovvero “aumentare di un mese la finestra per la caccia, aumentare il numero delle squadre che vanno a fare selezione ma anche fare un progetto in accordo con le Regioni, per consentire di trasformare la fauna selvatica in un prodotto finale destinato anche alla ristorazione. Visto e considerato che spesso viene importato dall’estero non vedo perche’ visto che di cinghiali ne abbiamo davvero tanti non possiamo farlo in Italia”, spiega Centinaio.
Sul lupo, ha aggiunto Centinaio, “il ministro Costa ci ha assicurato che nelle prossime settimane ci presentera’ un progetto del suo ministero per intervenire, lo stiamo aspettando”. “C’e’ un piano nazionale e una legge europea che deve essere rispettata, ma Costa ha dato mandato ai tecnici del ministero di farci un ragionamento. Vogliamo vederlo e condividerlo con le Regioni. È un problema ambientale ma anche di sicurezza, sfido chiunque a trovarsi di fronte un lupo o un cinghiale, e poi e’ un problema di agricoltura, quindi ci sono tre ministeri che sono interessati”.
Dal canto suo il Ministro Costa, intervenuto di recente al congresso di Federparchi ha annunciato che il tavolo coinvolgerà anche il ministro della Salute Giulia Grillo sugli abbattimenti di cinghiali. "Vorrei evitare che poi vadano sul mercato alimentare senza controllo" ha dichiarato il Ministro.
Ma sul lupo l'apertura sembra minima. "Sono assolutamente contrario agli abbattimenti dei lupi - ha dichiarato -. C'è però la necessità di integrare il rapporto fra lupo e allevatore. Il piano lupo lo stiamo scrivendo". "Le 22 azioni di mitigazione previste nel testo che non è stato approvato nella scorsa legislatura le sposiamo - ha aggiunto il ministro -. Ma vogliamo aggiungerne altre. Per fare un esempio, in Trentino i lupi danno problemi diversi da valle a valle. Non si può generalizzare gli interventi. Stiamo lavorando con i valligiani per definirli in ogni zona". "Sia chiaro però che i lupi sono una cosa, i cani inselvatichiti e gli ibridi cane-lupo sono un'altra - ha detto Costa -. I cani e gli ibridi non sono di competenza del mio Ministero, ma delle Regioni e delle Asl. Se i danni al bestiame sono tanti, e i lupi sono pochi, c'è qualcosa che non quadra".