“Ho incontrato ieri pomeriggio il Questore di Pavia per discutere dell’esposto che ho depositato a seguito dell’aggressione ai danni di due cacciatori". Lo dichiara la consigliera regionale lombarda Barbara Mazzali evidenziando che "i problemi di sicurezza durante l’esercizio dell’attività venatoria sono sempre più preoccupanti".
Episodi di violenza come quello del 14 ottobre scorso, dice Mazzali, non si possono più tacere. "Quella domenica - racconta - due fratelli cacciatori di Paderno Franciacorta (Brescia) si trovavano a Pavia per una battuta di caccia. Intorno alle 8 del mattino, nei pressi del “capanno”, sono arrivate numerose persone urlando, minacciando e insultando i due fratelli che stavano solo preparando l’attrezzatura senza disturbare nessuno. I cacciatori non hanno minimamente reagito alle forti provocazioni del gruppo anti-caccia, che al contrario è stato verbalmente molto violento, e hanno poi sporto denuncia. Tutto ciò è stato documentato da un video, che ho mandato al Questore di Pavia allegato al mio esposto. Le frasi dette quella mattina non si possono neanche riportare, tanto sono volgari e piene di parolacce e insulti. Alla fine i due cacciatori hanno dovuto rinunciare alla loro giornata di caccia, sebbene avessero ovviamente tutti i permessi necessari". "La tranquillità e il sangue freddo mantenuto dai due fratelli hanno convinto gli attivisti a recarsi altrove, ma ormai il danno era fatto e inoltre un altro cacciatore è stato importunato" scrive.
Nel mio esposto ho sottolineato come “le condotte degli attivisti in questione siano riconducibili alla fattispecie delittuosa punita dall’art. 610 c.p. essendo sufficiente ad integrare il reato de quo “un qualsiasi comportamento o atteggiamento idoneo ad incutere timore ed a suscitare la preoccupazione di subire un danno ingiusto, finalizzato ad ottenere che, mediante tale intimidazione, il soggetto passivo sia indotto a fare, tollerare od omettere qualcosa”.”
Secondo Mazzali, "si tratta certamente non di casi sporadici, ma di una attività strutturata. Quello quindi che è successo domenica 14 potrà capitare ancora e per questo chiedo interventi affinché i cacciatori possano esercitare un loro legittimo diritto. Tanto più che molti cacciatori sono soli durante le battute e alcuni di loro sono anche molto anziani, quindi in condizioni di maggiore vulnerabilità. Nel video infine vengo citata anche io dagli attivisti anti-caccia: ho segnalato tutto alle Autorità perché verifichino se sussistono elementi che possano far temere per la mia incolumità".
"La sicurezza e il diritto per chiunque, anche per i cacciatori, di circolare pacificamente attendendo alle proprie legittime attività è una delle priorità prospettata dall’attuale Ministro dell’Interno e recepito fortemente anche dall’istituzione Regione Lombardia, ragione per la quale si necessita di una presenza percepibile dei tutori dell’ordine pubblico e di una pronta risposta di intervento per casi come questo” chiude Mazzali.