A seguito del ferimento di un bambino di 9 anni a causa, pare, del rimbalzo di alcuni pallini, un grave fatto di cronaca su cui gli inquirenti stanno ancora effettuando i dovuti accertamenti, gli animalisti, pretestuosamente, sono tornati alla carica chiedendo restrizioni a tutti i cacciatori. La Brambilla, leader del Movimento animalista, per cominciare fa sapere di aver depositato una proposta di legge (l'ennesima su caccia e animali) per introdurre, sul modello dell'omicidio stradale, il reato di omicidio venatorio, con la fattispecie collegata di lesioni gravi o gravissime procurate durante l'esercizio della caccia, anche in forma non consentita.
Le associazioni animaliste Enpa, Lac, Lav, Lipu e Wwf in un comunicato lanciano invece il loro appello al Parlamento e al governo affinché intervengano tempestivamente e propongono una serie di interventi da inserire nel "Decreto Sicurezza", in votazione il 5 novembre al Senato. Chiedono ai senatori di intervenire "vietando il coinvolgimento dei minori nell'attività venatoria; introducendo il divieto di sparare la domenica, giornata in cui famiglie e bambini frequentano campagne e boschi, ma anche prevedendo controlli adeguati sulle condizioni psico-fisiche dei cacciatori. I permessi per la detenzione di armi da caccia dovrebbero essere rinnovati non più ogni cinque anni - come stabilisce l'attuale normativa - ma ogni tre sino al compimento del 65mo anno d'età e con cadenza annuale fino al 75mo anno d'età. Al compimento del quale il cacciatore deve essere obbligato ad appendere la "doppietta" al chiodo".
"Chiediamo inoltre - proseguono Enpa, Lac, Lav, Lipu e WWF - che siano aumentate le distanze di sparo da abitazioni, luoghi di lavoro, strade e ferrovie, minacciati da armi sempre più potenti; che le carabine non siano affidate a giovani sotto i 25 anni; che i turisti siano liberi di godere le vacanze e dunque che anche nella caccia di selezione i fucili tacciano nei mesi primaverili ed estivi; che il mese di settembre, ormai alta stagione per l'economia basata sul turismo rurale, sia esente da ogni forma di spari".