Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una mozione presentata dalla consigliera di Fratelli d'Italia, Barbara Mazzali, a tutela dei tradizionali roccoli, vere e proprie cattedrali verdi composte da opere murarie e di vegetazione, le cui origini risalgono al 1300. "Nella mozione - spiega Mazzali in una nota - invito il Presidente e la Giunta regionale a stanziare nel Bilancio di previsione annuale una 200 mila euro per la manutenzione e il ripristino urgente dei Roccoli lombardi, creando poi una voce stabile di anno in anno con la dicitura “Manutenzione Roccoli lombardi”.
"I territori originari di diffusione dei roccoli - spiega la consigliera - corrispondono alle odierne province di Bergamo e Brescia: sono il risultato della sinergia tra una secolare passione, la grande conoscenza dell’avifauna e una raffinata tecnica silvicolturale, proprie delle popolazioni di montagna. Malgrado molti siano andati perduti, ve ne sono ancora decine che si stagliano sui poggi e sui crinali. Attualmente si possono contare 45 Roccoli attivi, ubicati per la maggior parte tra le province di Bergamo, Brescia, Lecco, Mantova e Monza, dunque in zone prealpine a cui conferiscono un indiscusso valore paesaggistico".
"Oltre al primato numerico rispetto all’intera area del Nord Italia - continua - , i Roccoli di Bergamo rivestono anche un primato storico: proprio su questi monti sono nati i primi impianti di cattura, pervenuti a noi così come li conosciamo e risalenti al 1600 circa. Questi Roccoli, validati dagli organismi competenti e muniti di licenza della Regione Lombardia, svolgono inoltre un ruolo fondamentale anche per la ricerca scientifica delle rotte migratorie".
"In ottica di una valorizzazione di questa tradizione storico-culturale occorre un nuovo e specifico percorso di recupero ambientale dei Roccoli, sia per le finalità scientifiche sia per la loro attrattività turistica. E’ importante salvaguardare e proteggere dal pericolo di degrado queste maestose cattedrali verdi, perché con la loro esistenza sono in grado di esprimere oggi la specificità del patrimonio ambientale e antropologico lombardo, costituendo un incommensurabile valore per il paesaggio locale”, dichiara Barbara Mazzali.