Vi avevamo già dato conto, alcuni mesi fa, degli straordinari risultati ottenuti da un gruppo di appassionati cacciatori che gestiscono l'area umida Pantanelle, situata nella periferia ovest di Prato. Il Progetto è perfino stato scelto dalla FACE come esempio del mese ad aprile, a testimonianza di quanto i cacciatori europei siano impegnati nella tutela dell'avifauna migratoria. Dieci ettari (di cui 5 ad uso caccia) mantenuti in condizioni ottimali, con non pochi sacrifici, tanto che sono tantissimi gli uccelli in migrazione a fermarsi per alimantarsi e perfino riprodursi.
Quest’anno in aprile (a passo migratorio inoltrato) nel lago era presente ancora una coppia di Moretta tabaccata (specie di anatra tuffatrice definita dagli ornitologi soggetto molto raro come nidificante nell’area), che ha deciso di metter su famiglia portando a termine la cova di ben 13 pulcini, i quali sono stati fotografati da Giordano Tognarelli, che da poco collabora con BigHunter e che è tornato a parlarci del progetto per valorizzare il grande lavoro dei volontari cacciatori.
"Un gruppo di appassionati cacciatori pratesi, coordinati da Alfio Cardini. Sono persone timide e riservate - spiega Tognarelli -, purtroppo un po' avanti con l'età. Per questo mi sono preso carico e iniziativa di cercare di dare luce al loro operato. Con molti sacrifici, diciamocelo, anche economici, dedicano dodici mesi l'anno al mantenimento di questa bellissima zona umida. La loro passione ed esperienza fa sì che questo paradiso umido oltre che bello a vedersi sia anche ricco di animali. Già da febbraio uccelli di passo si fermano in gran numero, questo grazie agli accurati accorgimenti che permettono alla fauna di scegliere, sostare e proliferare".
Nel corso di quest’anno sono state censite oltre centoventi nascite di Germano reale, alle quali vanno aggiunte svariate coppie nidificanti di Cavaliere d’Italia, Tarabusino, Folaghe, Gallinelle, Svasso maggiore, Tuffetto e Cicogna. Alta la presenza degli Ardeidi e dei Limicoli e di diverse specie di piccoli passeriformi come Forapaglie, Cannareccione, Cannaiola, Migliarino.
Photo Giordano Tognarelli