Manovre in corso ancora sull'aggiornamento dei Key Concepts (documento che fissa i periodi di riproduzione e migrazione prenuziale contenuto nella guida per l'applicazione dell'articolo 7 della Direttiva Uccelli). Dopo l'incontro–scontro tra Ispra e Regioni, queste ultime supportate dal Ministero dell'Agricoltura contro le restrizioni nei calendari venatori che deriverebbero dalle modifiche proposte dall'Istituto statale, si è creata una situazione di stallo, che ha fatto sforare i tempi richiesti dall'Europa per la proposta italiana. Al momento quanto si sa è che il Ministero ha condiviso con le Regioni e le associazioni le sue conclusioni da mandare a Bruxelles, e che queste di certo non corrispondono a quanto chiesto da Regioni e Ministero dell'Agricoltura.
La direttrice generale Giarratano pare abbia abilmente dribblato la questione, studiando una sorta di via d'uscita politica, che da un lato concorderebbe sull'esigenza prioritaria di garantire coerenza tra le date indicate dai diversi Paesi, e dall'altra, facendo da sponda ad Ispra, riproporrebbe come unica via d'uscita quella di imporre a tutti i Paesi un nuovo approccio di studio. Quello già richiesto un anno fa dall'allora Ministro Galletti, su proposta dell'Ispra: un rigoroso lavoro a livello europeo secondo un approccio di "flyway", che permetta un cambio di prospettiva, basando i kc su una scala di rotte di migrazione nel loro complesso, finalizzata a definire lo sviluppo spazio–temporale dei movimenti di ritorno a partire dalle decadi di inizio degli stessi alle diverse latitudini (il che potrebbe voler dire tempi di caccia più brevi per i paesi dell'Europa meridionale). Ciò chiaramente mira a mettere in discussione le posizioni conseguenti alle ricerche di Francia e Grecia che in buona parte corrispondono a quelle prodotte dalle Regioni e dalle Associazioni Venatorie. Comunque non sarebbe neanche tanto difficile collegare i dati al sistema previsto da Flyway visto che la documentazione fornita dalle associazioni venatorie e dalle Regioni sarebbe più che sufficiente per dare un'impostazione corretta e coerente. Se invece si insisterà su posizioni frutto di valutazioni teoriche e di vecchi dati, l'Italia si ritroverà, sulla carta, una situazione paradossale, con i tordi che migrano a Natale per accoppiarsi (!).
Se il Ministero dell'Ambiente insisterà pervicacemente a sostenere le posizioni di Ispra, sarà indispensabile che Regioni, Ministero dell'Agricoltura e Associazioni Venatorie sostengano con forza presso la commissione Ue le posizioni espresse al tavolo del Ministero, ma non condivise da Ispra. Altrimenti si prospettano ulteriori impegni da parte delle Regioni, che - in caso di conferma o di modifica in peggio degli attuali KC - dovranno di nuovo impegnarsi per smentire con propri dati aggiornati le "opinioni" dell'organo scientifico che si arroga il diritto di essere l'unico a disporre della verità rivelata.
Ad ogni modo, ricordiamolo, tutte queste sono solo ipotesi. Non si conosce ancora il testo definitivo della risposta (né se sia già stato inviato) alla Commissione Ue dal Ministero dell'Ambiente. Appena disponibile, torneremo sull'argomento.
Redazione BigHunter.it