Il Tar del Lazio rivede la propria precedente decisione (con decreto del 22 aveva accolto la richiesta di misure cautelari urgenti delle associazioni animaliste Wwf, Enpa, Lav e Lac). Di fatto dunque cade la sospensione della caccia concessa nelle zone pre parco sul versante laziale del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e nelle Zone Speciali di Conservazione (ZSC) con presenza di orso bruno marsicano.
Dopo aver acquisito dalla Regione Lazio tutti gli atti relativi al procedimento, il Tar ha deciso che non sussistono i presupposti per accordare la misura cautelare richiesta ed ha respinto la domanda cautelare, ordinandone l'applicazione all'Amministrazione competente (la Regione).