Col record di assenze in Parlamento, la Brambilla si palesa per quello che è. Molto fumo e poco arrosto. Fra la'ltro, impegnata com'è nel cavalcare le sue folli fantasie anticaccia, in parallelo con quell'altra associazione nata mezzo secolo fa per far danni ai cacciatori, con sempre maggiore accanimento nel moltiplicare la pericolosità della caccia in senso assoluto. Mentre qualsiasi persona dotata di un minimo di capacità di riflessione sa che ben altre e ben più gravi sono le tragedie di cui davvero preoccuparsi. La statistica non è un'opinione, come si dice.
Chissà, per esmpio, se l'onorevole Brambilla, con tutto il tempo che si trova a disposizione per delegittimare la caccia, fruendo dei lauti emolumenti che tutti noi le paghiamo per non fare niente di ciò per cui è stata cooptata in Parlamento, chissà se sì è accorta di quella tragica notizia apparsa in questi giorni su tutti i quotidiani. Chissà, appunto, se si è minimamente spesa nel cordoglio per quella tragica vicenda odierna, ad Aosta, di quella madre che si è tolta la vita dopo aver praticato un'iniezione letale ai due figli di 7 e 9 anni.
Eppure, fino a poco tempo fa, fra una coccola e l'altra a Dudù e al suo mentore, fra un'invettiva e l'altra contro la caccia, si fregiava di un prestigioso distintivo, in quanto presidente della Commissione bicamerale infanzia ed adolescenza. Sul suo sito personale, fino alle 10 di oggi non ce n'era traccia. Che tenga più ai suoi asini e a Dudù, che ai gravi disagi che provacano queste inaccettabili tragedie?