La Regione Veneto ha prorogato la sospensione della caccia nei comuni bellunesi più colpiti dai fenomeni metereologici fino al 29 novembre. La caccia dunque rimane sospesa nei comuni di Canale d’Agordo, Colle di Santa Lucia, Gosaldo, Livinallongo del Col di Lana, Rivamonte Agordino, Rocca Pietore, Taibon Agordino e Voltago Agordino, Auronzo di Cadore, Perarolo di Cadore, Lorenzago di Cadore, San Pietro di Cadore, Vigo di Cadore e Pieve di Cadore.
La decisione, decretata dal Presidente della Regione, Luca Zaia, è motivata dalla prosecuzione degli interventi di messa in sicurezza e ripristino di infrastrutture, viabilità e insediamenti e dalle movimentazione di uomini e di mezzi per le operazioni di ripulitura di boschi, a seguito del grave maltempo che ha interessato l’intera provincia dolomitica nelle scorse settimane.
Lo stop temporaneo alla pratica venatoria è prolungato sino a giovedì 29 novembre anche nelle aree boschive interessate da schianti totali o parziali e nelle aree interessate da frane, ove siano presenti cantieri e macchine operatrici, e nelle aree operative di ripristino, con una fascia di rispetto e sicurezza di 500 metri da tali aree.
Alla Provincia di Belluno è riconosciuta la facoltà di proporre eventuali ulteriori restrizioni alla pratica venatoria, da recepire con un successivo decreto del presidente della Giunta regionale.
Il presidente della Regione dà, inoltre, facoltà ai Sindaci di disporre, con propria ordinanza, ulteriori divieti temporanei all’esercizio della caccia - anche in ampliamento alle aree individuate con il decreto odierno - dove sia necessario garantire adeguata sicurezza agli operatori impegnati nelle operazioni di abbattimento tronchi, rimozione, ripristino della viabilità e dei collegamenti comunali.