A placare le polemiche sulla caccia, in queste ultime ore, è scesa in campo anche la senatrice di Forza Italia Stefania Craxi, che come già dichiarato anche a questo portale, da anni è una cacciatrice appassionata ed è l'unica donna nella sua squadra composta da 65 cinghialai in Maremma. Qui, ricorda la Craxi al pubblico di Chi “la caccia al cinghiale è la tradizione del posto, da centinaia di anni” ma è anche utile, visto che, spiega la senatrice, “ultimamente i cinghiali sono diventati troppo numerosi, procurano danni all’agricoltura, sono un pericolo per gli abitanti e i turisti”.
"Non è possibile controllarli in altro modo – sostiene Craxi - . Non possiamo di certo sterilizzarli. Sono animali pericolosi, non gattini. Qui in Maremma la caccia non è uno sport, nessuno uccide per divertirsi, il cinghiale si mangia. La caccia in Italia è un’attività molto regolata: ci sono divieti, specie protette, regolamenti sulle armi. Le regole vanno sempre rispettate. La prima causa di morte sono gli incidenti domestici: che facciamo aboliamo lavatrici e ferri da stiro? Se si rispettano le regole non succede. Io per andare a caccia ho preso la licenza superando un esame e ho imparato a sparare al poligono".
Sullo stesso giornale l'immancabile commento della Brambilla (compagna di partito della Craxi), secondo cui, al contrario, la caccia è inutile per contenere la specie. “Il controllo è generalmente realizzabile attraverso metodi non cruenti e misure che favoriscono il ripristino del naturale equilibrio degli ecosistemi: secondo le specie, tramite recinti elettrificati, reti, dissuasori, reti di rinforzo e sterilizzazioni, oppure mediante eliminazione del foraggiamento, delle discariche abusive, e ripristino degli habitat”. Sappiamo che la realtà è molto diversa. Lo stesso Ispra, che di certo non è sbilanciato a favore della caccia, ritiene il contenimento numerico (tramite fucile) l'unica via per rispondere alla crescita degli ungulati, mentre, almeno per il momento, la soluzione delle sterilizzazioni dispendiosa e non praticabile.