Lo Status generale delle popolazioni di uccelli acquatici quotate sull'accordo migratorio africano-eurasiatico per gli uccelli migratori (AEWA) è migliorato negli ultimi 10 anni. Lo dice la settima edizione del Rapporto sulla conservazione degli uccelli acquatici migratori nella zona dell'accordo, pubblicato in occasione della Giornata mondiale degli uccelli migratori (13 ottobre), il quale offre una visione a lungo termine dello status delle popolazioni di uccelli acquatici migratori elencate nell'accordo internazionale.
"La tendenza al rialzo valutata nel rapporto è dovuta alle azioni concertate di conservazione lungo le rotte migratorie degli uccelli, le cosiddette Flayways. Si va dal piano d'azione delle specie mirate per le specie più minacciate per garantire che la caccia alle specie di uccelli acquatici diffuse sia sostenibile ", si legge nel rapporto.
"Oltre il 60% delle popolazioni delle specie coperte da AEWA sono stabili o in aumento. Pellicani, cormorani, avocette e trampolieri, fenicotteri e cicogne sono le famiglie di uccelli acquatici con la percentuale più alta di popolazioni in aumento. Tuttavia, i numeri di gru e pulcinella di mare sono in forte calo. E la percentuale più alta di popolazioni nella Lista rossa di Iucn si trova nell'Africa orientale e meridionale ", viene spiegato.
Il rapporto potrebbe riflettere una tendenza globale, riscontrata per esempio nelle Filippine, che appartengono all'Atlantic Asia-Australasia Flyway, una delle nove principali rotte di uccelli migratori riconosciuti a livello mondiale e partecipa al conteggio annuale degli uccelli. Negli ultimi quattro anni, dal 2014 al 2017, c'è stato un maggiore avvistamento di uccelli migratori nelle Filippine. Ogni anno la rotta atlantica è frequentata da oltre 50 milioni di uccelli acquatici migratori, compresi 8 milioni di trampolieri.
La sfida per la conservazione delle specie globalmente minacciate, rimane aperta e urgente. La situazione, come sappiamo, è più delicata per gli uccelli che dipendono dagli habitat coltivati - prati e campi - e dall'ambiente marino. La perdita di habitat e le pratiche agricole intensive stanno influenzando le specie dei terreni agricoli. La protezione degli habitat e l'avvio di pratiche agricole più sostenibili grazie anche alla nuova politica agricola comune (Pac) con azioni mirate da imporre agli stati membri, pare essere l'unica vera via percorribile per evitare il declino dei migratori.