Il Tribunale di Roma ha assolto in via definitiva Sergio Berlato e Maria Cristina Caretta dall’accusa di violazione della legge sulla privacy relativa al tesseramento del Popolo della Libertà del 2011.
I due esponenti di Fratelli d’Italia (ex del PdL), che erano accusati, insieme all’ex senatore PdL Maurizio Castro di falso in scrittura privata e violazione della privacy, sono stati assolti, si legge sul quotidiano Ecovicentino, in virtù del fatto che le due accuse sono state una – il falso in scrittura privata – depenalizzata nel 2016 e l’altra – violazione della privacy – ha cessato di essere reato in base alle nuove direttive europee.
“Dopo più di sette anni dalla contestazione degli addebiti – ha dichiarato oggi Berlato – il Tribunale di Roma ha pronunciato in via definitiva la mia assoluzione, e quella dell’onorevole Maria Cristina Caretta. I giudici romani hanno così posto definitivamente fine ad una palese messa in scena ordita da coloro che volevano impedire alla nostra comunità umana di denunciare il sistema del malaffare esistente in Veneto, parzialmente venuto a galla con la vicenda del Mose. Giustizia è fatta”.