Sabato 15 dicembre si è tenuta la 15a Assemblea Federcaccia, che praticamente ha chiuso il decennio della presidenza Dall'Olio. Presidente che si è messo a disposizione della Federazione per intraprende il nuovo percorso nella continuità e nel rafforzamento dell'unità associativa.
Costruire il futuro richiede riflessioni importanti - ha detto Dall'Olio - . Una responsabilità cui nessuno di noi deve sfuggire. In questi dieci anni Federcaccia è cambiata, al suo interno e ancora più in come è percepita all’esterno. Siamo ascoltati, cercati… Interlocutori sempre più autorevoli laddove è richiesta serietà e obbiettività, rigore scientifico e visione di insieme. Questa è una autorevolezza che deve essere mantenuta. E anche per questo metto la mia persona a disposizione di Federcaccia se e come ne avrà bisogno, per individuare assieme gli obbiettivi e la squadra che dovrà lavorare per raggiungerli”.
D'attualità il tema dei Key Concept, che come è noto vede contrapposti ministero dell’Ambiente e Ispra (indirizzati verso una riduzione dei tempi di prelievo, in particolate per turdidi e beccaccia) non solo al mondo venatorio, Federcaccia in testa con le argomentazioni e i documenti del suo Ufficio Avifauna, ma anche a Regioni e al ministero dell’Agricoltura, che proprio nei giorni precedenti l’assemblea ha preso una ferma posizione sulla questione. Occorre continuare a fare pressing, ha detto il presidente, perché il Dicastero si “riappropri” delle sue competenze in materia di caccia e di specie cacciabili, ma soprattutto si doti di una struttura e di funzionari all’altezza delle sfide che la gestione di ambiente, territorio e fauna richiede e di cui un Ministero di primaria importanza come quello dell’agricoltura non può fare a meno.
Un momento di commozione ha segnato la mattinata nel ricordo di due grandi amici e dirigenti della Federazione, entrambi prematuramente scomparsi nel corso di questo mandato in cui ricoprivano il ruolo di consiglieri di presidenza: Gennaro Giuffrè e Massimo Cocchi. A loro la Federazione ha tributato il riconoscimento di “Gentiluomo cacciatore”, la massima onorificenza prevista per chi con la propria vita e il proprio esempio ha portato lustro alla caccia e, in questo caso, alla nostra associazione.
L’Assemblea è stata anche il momento per consegnare un piccolo ma sentito riconoscimento, ricevuto dalle mani del vice presidente Antonio D’Angelo e di Luigi Chiappetta, agli atleti che hanno conquistato il titolo Italiano di Campione S.Uberto nella edizione del 50ntenario: Anna Violo, Mariliano Mazzoleni, Marco Benvenuti ed Ermanno Rota.