Come richiesto dalle associazioni animaliste il Governo ha deciso di impugnare la legge della Regione Marche approvata a novembre che ha permesso ai cacciatori l'annotazione dei capi abbattuti di selvaggina migratoria ad abbattimento accertato.
L'articolo 2 della legge regionale in esame (legge n. 44 del 07/11/2018) reca specifiche modifiche all'articolo 29 della Lr. N. 7/1995 inserendo dopo il comma 5 un ulteriore comma 5 bis, ai sensi del quale: "Il cacciatore deve annotare, negli appositi spazi del tesserino personale, il numero di capi di selvaggina stanziale e migratoria dopo gli abbattimenti accertati".
"Tale disposizione regionale - si legge nell'impugnativa - si pone in netto contrasto con quanto previsto dall'articolo 12, comma 12- bis della legge Il febbraio 1992. n. 157, introdotto dall'articolo 31 della legge 7 luglio 2016, n. 122 in relazione al Caso EU pilot 6955/14/ENVI La disposizione nazionale, risolvendo le criticità sollevate dalla Commissione europea, infatti, prevede: «12-bis, La fauna selvatica stanziate e migratoria abbattuta deve essere annotata sul tesserino venatorio di cui al comma 12 subito dopo l'abbattimento».
Secondo il comunicato del Consiglio del Ministri la norma "non rispetta i vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea e invade la competenza esclusiva statale in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema. Ne consegue la violazione dell’articolo 117, primo comma e secondo comma, lettera s), della Costituzione".
"Ma questo è solo l’inizio – commenta il delegato regionale Lac Danilo Baldini – perché a breve il Governo impugnerà anche la Legge Regionale delle Marche n. 46/2018, quella che in pratica ha permesso nuovamente la caccia nelle aree SIC-ZSC e ZPS della rete Natura 2000, aggirando le due ordinanze del Consiglio di Stato e del TAR che invece avevano vietato la caccia, accogliendo i ricorsi delle nostre associazioni. In questo caso ad essere violata da parte della Regione, oltre che la competenza statale, è anche quella Comunitaria, in quanto le aree della rete Natura 2000 sono state individuate in base a due Direttive comunitarie, la Direttiva “Habitat” e la Direttiva “Uccelli”".