Come lo scorso anno, la Regione Basilicata, con delibera del 28 dicembre 2018 ha prolungato la caccia alla beccaccia (dal 31 dicembre al 20 gennaio) e dei turdidi fino al 31 gennaio.
Per la Beccaccia si autorizza il prelievo di 1 capo giornaliero e sempre per un massimo di venti capi annui complessivi e una chiusura della stagione venatoria al 20 gennaio 2018. Per Tordo bottaccio, Tordo sassello, Cesena la stagione venatoria su chiude al 31 gennaio 2019 con la condizione di non superare i 10 capi giornalieri e per un massimo di duecento capi annui complessivi per la stagione.
La novità è stata accolta criticamente da Legambiente. "Riteniamo tale scelta sbagliata sia nelle modalità che nei contenuti. La decisione - spiega il presidente regionale di Legambiente Antonio Lanorte - viene ratificata pochi giorni prima della chiusura ufficiale prevista dal calendario venatorio rendendo impossibile un ricorso al TAR. Ulteriore aggravante, se possibile, consiste nel fatto che anche lo scorso anno ci fu una proroga della stagione venatoria utilizzando il medesimo escamotage normativo. Una prassi, a questo punto è il caso di dirlo, assolutamente inaccettabile perchè modifica i termini fissati dal precedente calendario venatorio, senza alcuna possibilità di contradditorio. Calendario venatorio che, peraltro, lo ricordiamo, è adeguato al dettato della Direttiva Europea".
Lanorte annuncia: "ci rivolgeremo al ministro dell'Ambiente Sergio Costa per segnalare sia l'inaccettabile consuetudine di emanare provvedimenti ad immediato ridosso della chiusura del calendario venatorio eludendo la possibilità di impugnare la delibera per ristrettezza dei tempi, sia per denunciare il mancato rispetto in Basilicata dei pareri ISPRA su caccia e stagione venatoria".
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