Un esame inutile quello per l'abilitazione della caccia al cinghiale secondo il Presidente Fidc Milano, Monza e Brianza, Rodolfo Grassi. “Sono un assurdo avendo già il cacciatore superato un esame che lo abilita a catturare tutta la selvaggina”. “Non si comprende perché – spiega Grassi - occorra superare un esame - pagando un compenso che varia da 50 a 150 euro – dopo aver “studiato” quanti denti ha un cinghiale, qual è il suo ciclo riproduttivo e persino come si può strologare l’età dalla lunghezza delle setole! Non sarebbero sufficienti due o tre lezioni- con obbligo di frequenza e gratuite- sul maneggio dell’arma?”.
Il Presidente Fidc Milano ricorda "i cacciatori in Lombardia sono circa 62.000 ciascuno paga € 173,16 per la tassa di concessione governativa € 64,56 per la tassa regionale, mediamente €130,00 per cacciare in uno dei circa 40 ATC e mediamente € 100,00 per l’assicurazione. Quindi complessivamente ogni cacciatore paga circa 470,00 euro solo in imposte e tasse. In totale in Lombardia i cacciatori spendono circa 28.950.00,00 e devono anche ascoltare le chiacchere di tanti presunti esperti che magari per raccontarle prendono anche un compenso".