La Regione Emilia Romagna ha approvato il nuovo Piano Faunistico Venatorio. Il Piano prevede alcune novità. Come l'installazione di sensori luminosi e dissuasori acustici per aumentare la sicurezza sulla strada. Una misura già sperimentata con successo (sensibile diminuzione degli incidenti) in alcune aree ‘pericolose’ individuate in provincia di Modena, Reggio Emilia, Rimini e Piacenza a partire dal 2014. Secondo i dati forniti dai Centri di recupero animali Sslvatici convenzionati con la Regione, dal 2012 al 2017 si sono registrati in Emilia-Romagna 4745 incidenti stradali con animali di grossa taglia. L’86,7% degli incidenti vede coinvolti i caprioli con 4114 casi concentrati lungo la Via Emilia, mentre l’8,4% è causato dai cinghiali (400). Infine, daini e cervi contribuiscono complessivamente con 231 incidenti pari al 4,8%.
Si prevede inoltre un ventaglio di misure e azioni di prevenzione che vanno da quelle più comuni come la recinzione delle aree agricole maggiormente a rischio, a misure di gestione del numero di animali selvatici compatibile con le attività umane, fino allo studio di una applicazione gratuita che servirà a informare i guidatori sui tratti più a rischio e per segnalazioni di emergenza sulla presenza di fauna selvatica.
Il Piano, varato lo scorso novembre, sostituisce i nove piani faunistici-venatori provinciali ed è valido fino al 2023 su tutto il territorio emiliano-romagnolo. Approvato anche dall’Ispra (Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale) competente in materia di tutela della fauna selvatica, il piano presenta un’analisi dei danni causati dalla fauna selvatica, le misure di prevenzione e di controllo previste per ridurne e contrastarne gli effetti, oltre ad una fotografia della diffusione degli animali sul territorio regionale aggiornata al 2015.
Infine, il piano offre un quadro articolato del territorio da più punti di vista - paesaggio, geologia, idrografia, clima, uso del suolo… - e un identikit dei cacciatori in regione dal punto di vista demografico, del tipo di caccia praticata, delle aree geografiche di attività.