Sulla mozione approvata in Consiglio regionale in merito ai pareri di Ispra sulla caccia, è intervenuto anche il vice capogruppo della Lega al Pirellone, Floriano Massardi.
“Un settore che conta quasi un milione di occupati e l’1% di PIL non può essere continuamente vittima di un ente inefficiente e miope di fronte alle esigenze dei territori, come si è dimostrato Ispra negli ultimi anni. L’istituto, tra le altre cose, è infatti competente per il rilascio di pareri tecnico-scientifici, in materia di prelievo in deroga e di cattura dei richiami vivi. Di fatto però Ispra ha dimostrato di rendere pareri che palesemente travalicano i limiti di tecnicità e scientificità. Infatti i suddetti appaiono sempre più viziati da convinzioni politiche e costituiscono un grave impedimento a decisioni che dovrebbero invece spettare alle amministrazioni" dichiara Massardi.
Il che sarebbe stato dimostrato anche dagli stessi documenti che Ispra ha inviato alla Commissione Agricoltura del Pirellone, dove, dice Massardi, "emergono palesi contraddizioni, non soltanto con quanto riscontrato in altri stati europei in materia di deroghe su determinate specie, ma persino in rapporto ad altre regioni a noi confinanti, come il Veneto".
Prosegue Massardi: "abbiamo quindi votato favorevolmente questa mozione che chiede alla Giunta di intraprendere tutte le azioni necessarie affinché Ispra recuperi un ruolo che sia realmente imparziale ma soprattutto si attenga ai propri compiti, senza sconfinare nell’ambito delle scelte deputate alle amministrazioni. Inoltre si chiede di intervenire presso il Governo nazionale per fare in modo che il Ministero vigili in maniera effettiva sull’operato di questo ente e che il dicastero competente torni ad essere quello dell’Agricoltura, come avveniva in passato".
Il Capogruppo della Lega, inoltre, si appella all’Assessore all’Agricoltura e alla Giunta per chiedere di deferire Ispra dinnanzi all’autorità giudiziaria competente qualora, anche per il 2019, non faccia pervenire alla Conferenza Stato – Regioni, nei tempi previsti, il parere obbligatorio per provvedere – conclude Massardi – alla ripartizioni delle quantità prelevabili.