Sono furiose le associazioni animaliste e ambientaliste italiane per quanto sta accadendo sul fronte caccia. L'argomento è quello della modifica dei KC della Direttiva Uccelli. Il Dipartimento delle politiche europee pare abbia formalmente chiesto alla Commissione Ue di non tenere conto della posizione italiana sulla modifica dei Key Concepts inviata dal Ministero dell'Ambiente, in quanto ritenuta in contrasto con le evidenze scientifiche portate dalle Regioni e purtroppo non tenute in minima considerazione da Ispra, che ha formulato una proposta che ridurrebbe il periodo di caccia per 5 specie migratorie. L'obiettivo di questa mossa, che pare veda schierati anche il Ministero dell'Agricoltura e il Dipartimento per gli Affari Regionali, è rimettere in gioco i dati presentati dalle Regioni, che infatti sono stati trasmessi all'Ue.
"Un'azione priva di ogni fondamento giuridico, al limite del golpe istituzionale" sbottano in queste ore le associazioni Enpa, Lac, Lav, Lipu - BirdLife Italia e Wwf Italia. Sulla questione è intervenuto anche il Ministro Costa. "Soltanto il ministero dell'Ambiente - ha detto - e' titolato a trasmettere i dati Ispra. Quindi questo e' un blitz del dipartimento delle Politiche Ue che assolutamente non ha affatto valore di legge, e' contra legem e non avra' assolutamente effetti".
"Sui dati dei key concepts dei periodi di migrazioni di alcuni uccelli, il ministro competente per trasmettere i dati ad Ispra è quello dell'Ambiente! Se risponde vero, quanto denunciano le associazioni ambientaliste che il difficilissimo lavoro di elaborazione dei dati sui key concepts sui periodi di migrazione prenuziale di alcune specie di uccelli cacciabili, realizzato da Ispra e trasmesso per competenza dal Ministero dell'ambiente all'UE, venisse inquinato da dati trasmessi dal Dipartimento delle Politiche Europee alla Commissione europea ci troveremmo di fronte ad un grandissima e impropria forzatura da parte degli uffici del ministero delle politiche comunitarie". Dichiara in una nota Ilaria Fontana, capogruppo del Movimento 5 Stelle Camera in Commissione Ambiente.
"Non capiamo perché questa improvviso interesse del DPE a voler stravolgere un lineare e corretto percorso tecnico scientifico avviato al dicastero competente" le fa eco la senatrice M5S e capogruppo in commissione ambiente, Patty L'Abbate. "Nessuno pensi di mandare all'UE dati di parte, magari d'interesse venatorio e non di alto valore scientifico, perché qui si sta discutendo di quel contingente di uccelli che, migrando al nord per riprodursi, va tutelato per la necessaria sopravvivenza della specie".