“Invitare un cacciatore a parlare di ambiente è un po’ come invitare un serial killer a parlare di amore”, lo ha scritto Fabio Balocco, blogger de Il fatto quotidiano, a proposito delle lezioni tenute in una scuola primaria addirittura a novembre scorso a Cotronei, in provincia di Crotone, dove alcuni cacciatori della Federcaccia locale hanno parlato ai bimbi di natura e fauna.
Secondo Balocco, la caccia nell’epoca moderna è “del tutto estranea alla tutela dell’ambiente”, perché, scrive: “uccide specie che sono utili per l’ecosistema e causa squilibri ambientali, come quando immette in natura animali al puro scopo di ucciderli ed essi si moltiplicano a dismisura (leggi cinghiali)”. Il che è quanto meno superficiale, visto che l'immissione di cinghiali a scopo venatorio non è permessa da molti molti anni. L'articolo continua con le solite recriminazioni animaliste, a partire dalle stime fantasmagoriche sul numero degli animali abbattibili, proseguendo con i dossier dell'Associazione Vittime della Caccia, che è poi l'associazione che si è fatta carico di segnalare la “stranezza” di quanto accaduto a Cotronei al ministro dell’Istruzione e a quello dell’Ambiente, ma senza ricevere risposta alcuna.
Il blogger Balocco sul sito de Il Fatto non è nuovo a queste invettive animaliste contro la caccia. Sarebbe bene che Il Fatto Quotidiano, per correttezza verso i propri lettori, proponesse le repliche del mondo venatorio, fino a prova contraria autorizzato ad esistere e a gestire la fauna per conto delle Regioni, garantendo quindi la pubblica incolumità.