La Provincia di Biella, con la collaborazione di Coldiretti, dell’Ambito Territoriale Caccia e del Comprensorio Alpino biellese, ha organizzato un corso di formazione di due giorni per la qualifica di "cacciatore tutor". Il corso permetterà di formare un gruppo di "cacciaotori a chiamata", incaricati di intervenire su segnalazione degli agricoltori, a causa della presenza di ungulati nei terreni.
Questi cacciatori, coordinati dai tecnici provinciali, potranno cacciare in qualsiasi momento dell'anno, anche quando la regolare stagione venatoria sarà chiusa. La loro funzione sarà proprio quella di tutelare i campi privati, sempre più devastati dal proliferare incontrollato degli ungulati. Oggi sono solo una ventina, un numero esiguo, stando alla quantità dei cinghiali in circolazione. "I posti per far parte dei primi 30 cacciatori che otterranno la qualifica di tutor sono esauriti – spiega il direttore di Coldiretti Roberto Mercandino -. Confidiamo però di riuscire ad attivare un nuovo corso nella seconda metà del mese per altrettanti tutor. E' fondamentale incrementare la presenza di queste figure nel biellese: la questione cinghiali è completamente degenerata. Ci sono imprenditori agricoli che hanno perso oltre il 50% delle superfici coltivabili. Ora non si parla solo di sicurezza per gli automobilisti ma anche di problemi per l'ambiente".
"Garantendo agli agricoltori la possibilità di allertare i tutor – dice ancora Mercandino -, confidiamo che siano sempre meno i campi abbandonati". Chi fosse interessato ad iscriversi al prossimo ciclo – conclude il direttore -, può contattare gli uffici della provincia di Biella oppure la stessa Coldiretti.