In Toscana, la consigliera regionale Elisa Montemagni ha portato all'attenzione la necessità di modifiche al piano faunistico venatorio, scaduto dal 2015.
"Il piano faunistico venatorio della Toscana - afferma Elisa Montemagni, capogruppo in consiglio regionale della Lega - è scaduto dal 2015 e tale palese incertezza normativa espone facilmente il mondo agricolo e venatorio a rischi di natura tipicamente legale”. “Per quanto concerne, ad esempio - prosegue il Consigliere - i capanni di caccia presenti sul lago di Massacciuccoli, la determina della provincia di Lucca, fa rientrare lo specchio lacustre e la palude nei Siti rete natura 2000 in cui l’attività venatoria viene segnalata come critica”.
“L’attuale normativa - precisa l’esponente leghista - impedisce, tra l’altro, a chiunque sia attualmente titolare di un’autorizzazione, di poterla cedere o di farvi subentrare un’altra persona in caso di decesso. Siccome i cacciatori provvisti della predetta autorizzazione, nell’ambito delle attività propedeutiche all’appostamento, svolgono anche significativi interventi d’interesse ambientale, è doveroso, a nostro avviso, rimuovere questa situazione di stallo normativo”.
“Per tutto ciò, dopo essermi anche confrontata personalmente con alcuni titolari delle autorizzazioni - conclude Elisa Montemagni -abbiamo quindi deciso di predisporre una mozione in cui si chiede alla giunta regionale di redigere una proposta di modifica al citato Piano faunistico venatorio in modo che, per necessità di carattere culturale ed ambientale, si preveda la possibilità di salvaguardare pienamente le autorizzazioni in essere, consentendo dunque ai titolari di cedere quanto in loro possesso, sia in vita, oppure da parte degli eredi, in caso di morte”.