“Importante passo avanti del Parlamento per risolvere il problema derivante da alcune sentenze della Corte Costituzionale che hanno ritenuto illegittima la partecipazione dei cacciatori abilitati ai piani di abbattimento e controllo della fauna selvatica previsti nelle legislazioni delle Regioni". E' quanto dichiara in una nota il Presidente Nazionale dell’Arci Caccia Sergio Sorrentino dopo l'Audizione alla Camera dei Deputati sulla proposta di legge dell’on. Filippo Gallinella ed altri.
"La proposta di legge, che vede l’impegno trasversale di tutti i gruppi parlamentari - continua Sorrentino - , auspichiamo abbia un iter veloce per mettere al più presto in condizioni di operatività le Regioni e di sicurezza i cacciatori abilitati che partecipano ai piani di controllo e che svolgono un servizio di massima utilità all’Agricoltura e al Paese". Sorrentino fa notare che "anche altri aggiornamenti alla 157/92 si possono produrre per migliorare il potenziale di governo della fauna".
Poi un riferimento all'unità del mondo venatorio. "Le associazioni venatorie unite nella “Cabina di Regia” quasi univocamente si sono presentate con rinnovato spirito unitario per riproporre alla Commissione il valore e l’importanza dell’attività venatoria dalle “Alpi alla Sicilia”. L’ARCI Caccia - sottolinea Sorrentino - riproporrà il tema del maggiore potere delle Regioni in un quadro unitario-nazionale, per la gestione e il controllo delle specie, quando in sovrannumero, e che arrecano danni all’economia agricola, alla zootecnia, al paesaggio rurale, alla ricchezza di biodiversità risorse del bel paese".
Indispensabile il ruolo della scienza e dei tecnici faunistici. L'Arci Caccia auspica la produzione al più presto di un disciplinare Ispra che consenta di superare i pareri fotocopia abilitando la partecipazione dei tanti tecnici faunistici, e ricercatori presenti nel nostro paese. "Per migliori e rigorosi calendari venatori, per i prelievi, c’è bisogno di maggiore presenza di donne e uomini sul campo", scrive Sorrentino.