Il Senatore Francesco Bruzzone invita tutti i cacciatori a sintonizzarsi oggi alle 15 su Rai Tre per seguire il dibattito parlamentare. Bruzzone infatti esporrà al Ministero dell'Ambiente la propria interrogazione sulla situazione della Revisione dei Key Concepts della Direttiva Uccelli.
Ecco il testo dell'interrogazione
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN AULA
Al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Per sapere, premesso che:
è in corso dal maggio 2018 la procedura di revisione del documento della Commissione Europea Key Concepts, che stabilisce le date di fine riproduzione e inizio migrazione pre nuziale per le specie di uccelli degli allegati 2A E 2B della direttiva 147/2009/CE;
in Italia fin dal 2001 assistiamo ad una situazione che possiamo definire “paradossale”, poiché le date di migrazione pre nuziale per varie specie sono anticipate di settimane e a volte anche di un mese e mezzo rispetto a quelle dei paesi del bacino del Mediterraneo, come Francia, Spagna, Grecia, Cipro, Malta, Croazia, e anche di altri paesi dell’Europa meridionale, come Romania e Bulgaria;
sembra che la responsabilità di questa disparità sia da attribuire all’ISPRA che nel 2001 ha redatto i Key Concepts italiani in difformità rispetto a quelli degli altri Stati del bacino del Mediterraneo;
in Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Croazia, Romania, Bulgaria, Cipro la stagione di caccia per alcune specie si chiude addirittura il 28 febbraio ovvero dai quindici giorni ad un mese dopo rispetto alla data fissata in Italia che è al più tardi il 31 gennaio;
il Caso EU PILOT 6955/14/ENVI prevede che le attività venatorie praticate in diverse regioni italiane non sarebbero compatibili con la normativa dell’UE dal momento che alcune specie di uccelli selvatici sarebbero cacciate in fase di migrazione pre-nuziale;
una revisione dei Key Concepts consentirebbe di sanare la situazione per le uniche tre specie per cui esiste una difformità tra la legge nazionale e quella europea riuscendo a mantenere così la chiusura dell’attività venatoria al 31 gennaio;
il processo di revisione dei Key Concepts in Italia è stato condotto con notevole ritardo e, a parere dell’interrogante, con modalità affrettate e non sempre corrette, che non hanno consentito la necessaria condivisione con il MIPAAFT, il Ministero Politiche Europee, le regioni e i portatori d’interesse;
l’articolo 1, comma 7-bis, della legge 157/1992 prevede espressamente la concertazione con il MIPAAFT e l’invio alla Commissione Europea dei dati riguardanti le ricerche sull’avifauna da parte del Ministero Politiche Europee;
a parere dell’interrogante il Ministero dell’Ambiente sembra aver agito autonomamente superando quanto disposto dalla legge vigente, inviando alla Commissione europea un database che propone addirittura un arretramento dei Key Concepts italiani, con la conseguenza di un ulteriore anticipo nella chiusura della stagione venatoria, fino addirittura a 30 giorni prima rispetto al 31 gennaio;
risulta all’interrogante che il Ministero dell’Ambiente ed ISPRA non abbiano proposto alcuna modifica dei Key Concepts ma sembrano essersi limitati solamente a contraddire quanto proposto da Regioni e MIPAAFT, evidentemente ritenendo corrette le disposizioni vigenti;
risulta che il database inviato alla Commissione europea contenga 18 “rapporti tecnici ISPRA” e nessuna pubblicazione scientifica recente, sulla base di dati scientifici più attendibili e più aggiornati, su riviste accreditate dal mondo scientifico, mentre la Commissione Europea richiede in primo luogo riferimenti bibliografici di riviste scientifiche con comitato di controllo;
al contrario la posizione del MIPAAFT e delle Regioni Italiane è sostenuta da 6 pubblicazioni scientifiche su riviste accreditate dal mondo accademico internazionale, i cui risultati dimostrano in modo uniforme che la migrazione delle 5 specie oggetto delle richieste di modifica avviene in febbraio e non in gennaio;
i risultati di queste ricerche concordano con quanto espresso nei Key Concepts degli altri Paesi UE del bacino del Mediterraneo, avvalorandone le conclusioni biologiche;
si chiede di sapere:
quali siano le motivazioni secondo le quali il Ministero dell’Ambiente sembra avere agito in difformità con quanto previsto dall’articolo 1, comma 7-bis, della Legge 157/92, non condividendo con il Mipaaft e il Ministero delle Politiche UE il database prima che questo fosse inviato alla Commissione europea;
se non ravvisi la necessità di rivedere al più presto, stante anche le pubblicazioni su riviste accreditate dal mondo accademico internazionale, il documento inviato alla Commissione europea anche in virtù del fatto che questo sembra non essere stato condiviso sia proceduralmente che nel merito con i Ministri competenti.
SEN. BRUZZONE