Su proposta del Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Erika Stefani, il Consiglio dei Ministri ha impugnato per incostituzionalità la legge della Regione Marche n. 46 del 12/12/2018, recante “Modifiche urgenti alla legge regionale 7 novembre 2018, n. 44: “Modifiche alla legge regionale 5 gennaio 1995, n. 7 ‘Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell’equilibrio ambientale e disciplina dell’attività venatoria’ e disposizioni urgenti sulla pianificazione faunistico-venatoria”. Ovvero la modifica di legge che ha permesso la riapertura della caccia nelle aree Natura 2000, dopo la sospensione del Tar, ripristinando la validità dei Piani faunistici provinciali.
"Alcune norme, volte a regolamentare il calendario venatorio ed altri profili dell’attività di caccia in siti sottoposti a particolare norme di salvaguardia - si legge nella motivazione dell'impugnativa del Governo - , ledono la competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela dell’ambiente, in violazione dell’art. 117, secondo comma, lett. s), della Costituzione. Le medesime previsioni, eludendo altresì una decisione cautelare assunta in sede giurisdizionale, invadono una sfera di competenza attribuita esclusivamente al potere giurisdizionale, violando in tal modo l’articolo 111 della Costituzione".