Un "ignobile attacco mediatico". Così Federcaccia Bergamo definisce la campagna anticaccia "Basta Sparare" e l'inchiesta che parla di maltrattamenti di cani da caccia delle associazioni Lav e Lac. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l'affissione dei manifesti sulle bacheche del Comune di Bergamo con il titolo "Anche Jack è vittima della caccia".
L'associazione venatoria bergamasca ha presentato formale denuncia di querela per diffamazione agravata contro la campagna e le affermazioni delle due associazioni. "Fidc Bergamo - si legge nel comunicato - non può accettare che venga additata di maltrattamento un'intera categoria e tutti i suoi associati. Non può tollerare di essere dipinta come un' associazione di aguzzini, quando i cani da caccia sono tra quelli oggi meglio trattati. Federcaccia è impegnata costantemente con gli enti territoriali e con le amministrazioni pubbliche, con associazioni di varie categorie sociali anche del mondo agricolo, produttivo e gastronomico ed è inaccettabile la falsa rappresentazione della realtà sostenuta da LAC e LAV".