Anche la Regione Liguria ha iniziato il suo percorso verso una maggiore autonomia. “La Regione – ha detto in questi giorni il Governatore Giovanni Toti - sta preparando tutti i suoi documenti". Con il ministro Stefani abbiamo deciso di sederci al tavolo non appena Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna avranno chiuso la loro intesa. Quindi nei prossimi 4 o 5 giorni, entro fine febbraio, comincerà anche per la Liguria il processo di autonomia differenziata".
A gennaio la delibera della Giunta ha ufficializzato la richiesta allo Stato centrale di maggiore autonomia, ai sensi dell'articolo 116 della Costituzione, che tra le altre cose prevede l'autonomia regionale anche sulla tutela ambientale.
E proprio per questo un comunicato di Wwf e Lac regionali lancia l'allarme. “La Regione Liguria – scrivono - chiede di essere svincolata dalla normativa cornice statale , per poter legiferare autonomamente anche in materia di gestione dei corsi d’acqua, protezione della fauna ed esercizio della caccia, edilizia, vincoli paesistici”.
“E’ di tutta evidenza l’intenzione di avere “mano libera” su ogni indebolimento dei parametri di tutela ambientale e naturalistica su cui già in passato la Regione Liguria si è più volte scornata coi pronunciamenti della Corte Costituzionale. La tanto declamata e richiesta agilità di manovra, in questo caso, non ha nulla a che vedere con la proposta complessiva, ma è fondato il sospetto che si vogliano solo indebolire gli standard di salvaguardia del territorio e della fauna selvatica”, concludono le due associazioni.